Cassino, terra di sorgenti di acqua rossa. E se fossero naturali?
16 Maggio 2016Cassino – E se fossero fenomeni naturali? E se per una volta invece della mano dell’uomo creatrice di mostri ci trovassimo di fronte allo zampino della natura? Non è del tutto impossibile in quanto quello che viene definito dai geologi il distretto minerario di Cassino e S.Elia Fiume Rapido è ricco di minerari e rocce foriere di metalli preziosi per la vita. Poco distante dalla località Olivella esiste una sorgente magnesiaca e a Cassino esisteva una Fontana Rosa, ferruginosa e curativa, poco dietro la Chiesa Madre.
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Non dimentichiamo la località Fontana Rosa al confine con Cervaro ed il bel vascone della cosiddetta Acquasanta a San Giorgio a Liri. Una veloce ricerca in archivio ed il confronto tecnico ci suggeriscono altre fonti ferruginose in tante località in Italia tra le quali Ruilles in Provincia di Torino e Dervio in provincia di Lecco. Qui il ferro si trova sempre combinato in acqua con altri elementi e altri minerali illustrandoci che, nelle rocce, il ferro è una porzione essenziale così come del mondo vegetale che di quello animale, di cui rappresenta uno dei componenti necessari. Questo prezioso elemento è contenuto dunque in alcune acque minerali, le cosiddette “acque ferruginose†che lo conquistano entrando in contatto, durante il loro normale cammino sotterraneo, con le rocce.
Nelle acque arsenicali ferruginose. Oltre al ferro e all’arsenico sono spesso presenti anche: rame, zinco, nichel, manganese, alluminio, cobalto, litio e antimonio. È contenuto anche un particolare batterio (ferrobatterio) che fissa il ferro in funzione del proprio metabolismo. E quindi ferro, come protagonista biologico, fa diventare rosse le acque. E non dimentichiamo che da sempre le acque arsenicali ferruginose sono state sfruttate ai fini terapeutici portando benefici sul midollo osseo e quindi su uno dei sistemi biologici decisivi per il benessere umano. In attesa dei riscontri scientifici e delle analisi delle autorità competenti, invitiamo ancora a non avere contatti con le pozze di S. Elie Fiume Rapido perché la prudenza non è mai troppa. Intanto ci lasciamo con la speranza che in questo caso non vi sia inquinamento e ignominia dell’uomo sperando che per una volta ci troviamo di fronte ad un bel regalo della natura.
S. D.