Chi trova il “suo” Pino.. trova un tesoro!

22 Febbraio 2009 1 Di redazione

Ciao a tutti, non sono praticissimo con il giornalismo e forse avrei dovuto scrivere buongiorno o buonasera, o forse salve… Però che importa, oramai ho detto ciao, spero di non aver offeso nessuno…
Comunque, a prescindere dai saluti sto scrivendo per raccontarvi una storia, una storia bella, forse bellissima, una storia d’Amore (si, ho messo la A maiuscola) ma non delle solite storielle d’amore dove alla fine…. tutti vissero felici e contenti. Vi parlerò di Pino (nome di fantasia), un ragazzo un po’ diverso da tutti gli altri, costretto da sempre a condividere le sue giornate con una sedia a rotelle.
Io ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo solo due anni e mezzo fa, da allora è diventato per me un’esigenza dargli una piccola parte del mio tempo.
Ma facciamo un passo indietro, solitamente la pioggia cade sempre dov’è già bagnato: Pino nasce in una non agiatissima famiglia, e le difficoltà con cui ha dovuto convivere sono state parecchie, chi lo conosce da prima di me mi ha sempre raccontato le difficili situazioni familiari con cui il piccolo  Pino ha vissuto. Dopo aver trascorso 17 anni densi di sacrifici, circa tre anni fa, a causa di una malattia la mamma di Pino muore, e con non poche difficoltà Pino viene affidato ad una associazione e la sua nuova casa diventa una “casa famiglia” dove convivere con altre sei persone diversamente abili.
La fase dell’ambientamento per Pino è stata davvero tragica, qualcuno l’ha descritto come un vegetale, cosa che ora non si direbbe affatto…
In questo nuovo ambiente Pino trova una serie di volontari, tra cui da due anni e mezzo ci sono anch’io, che hanno deciso di prendersi cura di lui, di Amarlo.
Pino non è in grado di andare a letto da solo la sera e di alzarsi la mattina, Pino non va in bagno come ci vanno quasi tutti e a pranzo e cena spesso ha bisogno di un’aiuto e senza queste persone Pino come farebbe???
Non credo sia facile per lui ogni sera aspettare il volontario di turno che lo cambi e lo metta a letto, non è proprio simpatica come cosa, e lui lo sente, però l’Amore che tutte queste persone a cui Pino vuol bene fa si che diventi pesante …come una piuma.
Io personalmente sin da piccolo ho imparato a capire il dolore dei diversamente abili e di questo devo dire grazie a mio padre, che mi ha reso anonimo protagonista del piccolo grande dono che è un sorriso; inoltre, è da tanti anni che frequento un gruppo parrocchiale, ma sentivo il bisogno di un’occasione per mettere in pratica ciò che avevo dentro e quando ho conosciuto Pino senza adoperare le mani mi ha dato uno schiaffo, uno di quelli che smuove l’anima, facendomi capire quanto bello sia donare questo amore, abbracciare chi è nella sofferenza e in forma gratuita donare, anzi no… donarsi. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt. 10,8)
In Italia di persone come Pino ce ne sono migliaia sicuramente, perché anche tu non cerchi il tuo Pino? Prova solo ad abbracciarlo forte, lui ti darà tutto il suo calore umano, ne ha da vendere e tu non potrai fare a meno di lui… Scommettiamo???

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