Via libera alle ronde. Il decreto legge contenente misure urgenti in materia di sicurezza, è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Decisioni, quelle prese dal governo, anche in seguito all’escalation di fatti episodi di vilenza sessuale sulle donne. Pezzo forte del decreto è il si alle ronde (civili impegnati in sorveglianza non armata) anche se a determinate condizioni (vota il sondaggio). I sindaci possono avvalersi di associazioni di cittadini non armati, in coordinamento con i prefetti. Nelle ronde precedenza ad ex poliziotti, carabinieri o membri delle forze dell’ordine. I volontari dovranno segnalare alle forze dell’ordine eventuali problemi di criminalità . Le associazioni dovranno essere iscritte in un apposito albo curato dal prefetto. Una decisione contro la quale si è schirato il Vaticano secondo cui l’istituzione delle ronde di volontari a tutela della sicurezza nelle città “rappresenta un’abdicazione dello Stato di diritto”. Il segretario del pontificio consiglio dei Migranti, mons. Agostino Marchetto: “Si rischia di alimentare un clima di criminalizzazione dei migranti. La repressione dei reati spetta alle autorità costituite”.