Truffa allo stato, ma anche ai giocatori. Per questo la giuardia di finanza ha sequestrato oltre 600 mila tagliandi di diverse lotterie istantanee del tipo gratta e vinci. Si tratta di lotterie non gestite dal monopolio dello Stato e, per questo, non potevano elargire le vincite in soldi. L’indagine è iniziata unanno fa da Cassino e si è estesa in poco tempo, prima all’intera provincia, poi ad altre province del nord, centro e sud Italia. Ben 31 sono i titolari di società denunciati dai finanzieri, tra cui anche un cassinate 45enne, ma ci sarebbero anche baristi, tabaccai edicolanti ed altri commercianti che si occupavano della distribuzione e della vendita dei tagliandi. I nomi delle lotterei, molto fantasiosi, incitavano i giocatori all’acquisto dei tagliandi, promettendo vincite milionarie ma, di quelle promesse, rimanevano solo le speranze.