La cgil lancia l’allarme: in pochi mesi, nel cassinate, si sono persi ben 1670 posti di lavoro. Un dato che non può passare inoservato anche perché riguarda tutti i settori e non solo quello metalmeccanico. Inoltre, Benedetto Truppa rappresentante del sindacato, sottolinea anche un altro dato, quello del ricorso agli ammortizzatori sociali che nella bassa porovincia di frosinone è aumentato del 400%. “A questa situazione – dichiara Truppa – si riscontra una risposta palesemente insufficiente del Governo che ha attivato, in forte ritardo, forme di assistenza minimale, che non danno alcun sostegno reale e scarica i costi della crisi sui lavoratori, sui pensionati, sulle famiglie. La CGIL è convinta che la crisi si affronta con politiche industriali serie e con tutele sociali che prevedono vincoli in difesa dell’occupazione e impegni a non spostare all’estero produzioni e stabilimenti. Bisogna imporre alle Aziende che gli incentivi vengono dati solo a chi non licenzia, la cassa integrazione, che purtroppo non sarà uno ammortizzatore di breve periodo deve essere esteso a tutti i lavoratori e bisogna alzarne l’importo oggi troppo basso, 750,00 euro al mese sono una miseria. Se questo non accade il nostro territorio con l’ampliarsi dei numeri sopra citati diventa un deserto con drammi sociali sempre meno controllabili e gestibili. La CGIL aveva chiesto di aumentare le detrazioni fiscali, restituire il fiscal drag, tassare una tantum i redditi superiori ai 120.000 euro il tutto avrebbe con una logica solidaristica distribuito ai lavoratori ed ai pensionati circa 10 miliardi di euro. Nei prossimi giorni a Cassino ed in tutti i Comuni del territorio – conclude Truppa – saranno allestiti banchetti per permettere democraticamente a tutti i lavoratori ed ai pensionati di votare sull’accordo della riforma contrattuale e preparare e coinvolgere i cittadini alla grande manifestazione nazionale della CGIL che si terrà a Roma il 4 novembre”.