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Il sindaco di Pontecorvo condannato a sei anni di carcere

Sei anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici e risarcimento del danno da quantificare in sede civile. Questa la sentenza emessa poco fa dal tribunale di Cassino a Riccardo Roscia, sindaco di Pontecorvo accusato di concussione e tentata concussione. Una sentenza inaspettata che arriva dopo due ore di camera di consiglio presieduto dal giudice Annamaria De Santis. Una camera di consiglio iniziata dopo circa sei ore di arringa difensiva degli avvocati del primo cittadino. Ieri il sostituto procuratore Carla Canaia, aveva chiesto, nel corso della requisitoria, quattro anni e sei mesi di reclusione. La sentenza, quindi, è stata ancora più pesante. Entro domani il prefetto di Frosinone dovrà decidere se sciogliere il consiglio comunale. I fatti risalgono al luglio del 2006, quando il primo cittadino fu tratto in arresto insieme ad un architetto con l’accusa di tentata concussione. Le indagini hanno preso il via a seguito della denuncia presentata da un imprenditore di Pontecorvo. Un prete ed un carabiniere chiamati a testimoniare nel corso del processo sono stati denunciati per falsa testimonianza. Si tratta dell’arciprete di Pontecorvo e di un militare in servizio a Ceprano.

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