Maxi evasione, 65 le persone denunciate
1 Aprile 2009La maxi evasione da 150 milioni di euro si arricchisce di nuovi particolari emersi nel corso della conferenza stampa di oggi. Si tratta dell’ultimo colpo inferto dalla guardia di finanza alla famiglia di Sora, facente capo a Aladino SAIDI. Il promotore delle attività illegali che, nel corso degli anni, al fine di conseguire facili arricchimenti, ha evaso sistematicamente le imposte. Ci si tratta della “Nik car Export S.r.l., Unipersonale e Saidi Aautoimport S.r.l., per lo più operanti nel settore del commercio di autoveicoli. Altissimo il numero dei denunciati, ben 65 le persone che devono rispondere di “associazione a delinquere e riciclaggioâ€. L’entità della frode fiscale accertata, ha generato i presupposti per l’attivazione dell’A.G. di Cassino, – P.M. dr. Carlo Morra – per esperire più appropriate ed incisive indagini penali di natura finanziaria e patrimoniale, in ambito nazionale, nei confronti dei soci delle aziende e dei loro familiari, le cui risultanze hanno portato alla denuncia di diversi soggetti. Nello specifico, gli accertamenti hanno dato modo di individuare la società , che ha svolto funzioni di “cassaforteâ€, la “Alaimmobiliare Srlâ€. La stessa è risultata proprietaria di beni immobili riconducibili direttamente a Aladino Saidi (attualmente in regime di detenzione). L’ingente evasione fiscale è stata perpetrata con il sistema delle frodi carosello all’Iva.Compravano macchine all’estero senza pagare l’iva, che però facevano pagare, al 20 per cento, ai clienti italiano consegnando loro anche la fattura da scaricare con ulteriore danno per l’erario. Le accurate investigazioni condotte dagli uomini del Nucleo di Polizia tributaria e della Brigata di Ceprano hanno consentito di appurare fatture false per oltre 56 milioni di euro e scovare redditi nascosti pari a 37 milioni di euro nonché violazioni all’Iva di oltre 28 milioni di euro. Ben 22 le persone denunciate all’Autorità giudiziaria per i reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed all’evasione fiscale, interposizione fittizia di beni e falso ideologico. Complessivamente l’intera attività investigativa condotta nello stesso contesto nella Provincia negli ultimi due anni ha permesso agli uomini delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Frosinone di scoprire come il mercato delle autovetture in Ciociaria fosse distorto da un giro illecito di fatture fittizie che è stato quantificato in 151 milioni di euro, sono stati individuati redditi sottratti al fisco pari a 92 milioni di euro nonché un IVA evasa pari a 61 milioni. Tale situazione ha palesato reati di natura tributaria legati all’evasione fiscale oltre che al riciclaggio e alla fittizia intestazione di beni ed ha consentito la denuncia all’autorità giudiziaria di complessivamente 65 soggetti.