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Uno scherzo all’amichetto cosato caro ad un minorenne

Lo scherzetto di chiamare i carabinieri e far credere loro che il suo amico era segregato in casa dai genitori, è costato caro ad un minirenne di Anagni. Il giovanotto infatti, presentandosi telefonicamente con un nome falso, ha denunciato ai militari che il suo coetaneo era mantenuto prigionieroi in casa dai genitori. Una forma di violenza su cui i carabinieri hanno subito cercato inutilmente verifiche, capendo così che si era trattato di uno scherzo. Il giovanotto, dando il nome falso, pensava di averla fatta franca. Sbagliava. Le intercettazioni telefoniche ha permesso di risalire all’autore dello schesso e denunciarlo alla procura dei minori di Roma per procurato allarme e sostituzione di persona. Anche così si cresce.

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