Colonne romane e urne cinerarie usate come arredo giardino
16 Maggio 2009Colonne romane e urne cinerarie di epoche lontanissime erano utilizzate come fioriere o per arredare il giardino. A scoprirlo sono stati gli uomini della guardia di Finanza di Cassino diretti dal Maresciallo Aiutante Rossano Cardella e alle dipendenze del Comandante della Compagnia, il capitano Vincenzo Ciccarelli. Insieme ai funzionari della Soprintendenza ai beni archeologici, i finanzieri hanno monitorato il territorio per scoprire eventuali fenomeni di detenzione illecita di materiale d’interesse storico.
Da tale attività è emerso che un vasto quantitativo di reperti, di età romana, provenienti da siti ciociari o addirittura da altre province (uno, in particolare, dalla zona di Benevento), era detenuto nell’area circostante un’attività di ristorazione sita nel Comune di Pontecorvo. A seguito di ispezione, i reperti archeologici sono risultati non denunciati alle competenti autorità e non censiti dai competenti organi del Ministero dei Beni Culturali, e pertanto è scattato il provvedimento di sequestro da parte della Guardia di Finanza, con conseguente segnalazione all’Autorità Giudiziaria del detentore.