Il terremoto ha lasciato il segno anche su 486 edifici pubblici del Lazio che sono stati catalogati come strutture a rischio, tra questi 338 sono classificati ad ‘alto rischiò: si tratta di scuole, chiese, municipi e biblioteche, situati prevalentemente nelle province di Rieti e Frosinone. La Regione Lazio, su iniziativa dell’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti, ha realizzato un primo catalogo di 522 edifici pubblici situati nel territorio regionale inserendoli in un elenco programmatico delle strutture strategiche o rilevanti. Questo elenco è stato elaborato sulla base di indicatori di rischio strutturale per danno severo. Per finanziare tutti gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico sarebbero necessari circa 356 milioni di euro, di questi fondi 55 milioni andrebbero per le strutture classificate come potenzialmente ad altissimo rischio, mentre 261 milioni di euro servirebbero per quelle catalogate come ad alto rischiò. Aver effettuato il censimento di una parte dei plessi scolastici situati nelle aree della regione classificate come zone a maggiore rischio sismico consentirebbe di chiedere una parte di quei 120 milioni di euro stanziati dal governo per la prevenzione del rischio sismico.