Confisca da 130 milioni di euro per beni acquistati con provento del traffico internazionale di stupefacenti. Tra questi beni figurerebbe anche il centro medico Figebo di Cassino. Le proprietà sequestrate lo scorso anno, e confiscate oggi, appartenevano ad un gruppo di uomini che si pensa siano collegati con la ‘ndrangheta calabrese. Nella Conferenza stampa di oggi alla quale hanno partecipato il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo, il dirigente della sezione anticrimine della polizia di Roma Rosario Vitarelli e il capitano del Ros dei carabinieri Francesco De Lellis, sono stati dati i dettagli dell’esecuzione di un decreto emesso dalla sezione delle misure di prevenzione del tribunale capitolino. Gli immobili e le aziende la cui proprietà è passata allo Stato , sono dei generi più disparati. Si va dalle cliniche private a stabilimenti balneari, fino a ville e macchine lussuose. Tra queste, appunto il centro polispecialistico Figebo di Via Rossini di Cassino, noto per essere tra i più attrezzati della provincia di Frosinone. Le aziende rimarranno tutte funzionanti ed affidate ad un curatore giudiziario. Tutti i proventi di tali centri ora confluiranno nelle casse dello Stato. Dal centro medico Figebo di Cassino nessun commento; chi parla dice che la notizia, a loro, non è stata comunicata.