Il sindaco Roscia agli arresti domiciliari
9 Giugno 2009Ancora agli arresti il sindaco di Pontecorvo Riccardo Roscia. Una storia che sembra interminabile e che vede il primo cittadino della città fluviale ancora alla ribalta della cronaca giudiziaria. Roscia era stato accusato di concussione un anno e mezzo fa da un imprenditore della città che amministra. Si è così aperto un secondo filone, per reati dello stesso genere, che avevano visto il sindaco già arrestato e condannato in primo grado a sei anni di carcere. A proposito del secondo filone, stamattina, i carabinieri sono tornati a casa di Riccardo Roscia con una nuova ordinanza di arresto. Il primo cittadino è stato portato in caserma a Pontecorvo e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Dopo la sentenza di condanna, che lo allontanava dai pubblici uffici, il legale del sindaco, Iva Caserta, ha presentato ricorso per cui Roscia, forte della una maggioranza in consiglio comunale, è rimasto in carica.
ma chi scrive sti articoli… almeno la verità la vogliamo dire? ma quale “in carica” il signorino è stato sospeso dal Prefetto ed ora la funzione è svolta dal vice sindaco
auguri ai pontecorvesi!
Ipse dixit:
“…per cui Roscia, incurante delle condanne, degli arresti, delle magre figure, delle mancate promesse di voti fatte ad “amici”, è rimasto in carica come pilota di rally…(forse)…”
quello che non riesco a spiegarmi è come una persona condannata dal PM in primo grado a 6 anni (quando la pubblica accusa ne aveva chiesti 4….) abbia ancora la faccia tosta di dichiararsi “innocente”; non mi spiego come mai, visto che oltre ai 6 anni di carcere la condanna contemplava l’interdizione perpetua dagli uffici pubblici, roscia metta ancora piede nel comune di pontecorvo; non mi spiego come mai il prefetto non ha ancora sciolto la giunta comunale, fedele maggioranza dell’ex primo cittadino (secondo voi roscia è l’unico artefice di tutte le malefatte???? ma siamo seri…).
Tuttavia, sono abbastanza fiducioso…. Per il processo colicci ha preso 6 anni in primo grado nonostante gli elementi probatori dell’accusa non vedevano il coinvolgimento diretto del condannato.
A breve dovrà affrontare il cosiddetto “processo lombardi” in cui la difesa di roscia dovrà confutare un castello accusatorio forte di un intercettazione ambientale in cui l’ex primo cittadino chiede **********