Dal legale difensore di Riccardo Roscia, l’avvocato Ivan Caserta, riceviamo e pubblichiamo:
“Il sottoscritto Avv.to Ivan Caserta, difensore di Riccardo Roscia, preso atto dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, depositata in data 08.06.2009, in seguito a impugnazione “dell’ordinanza adottata in data 18.07.2007, dal GIP del Tribunale di Cassinoâ€, senza entrare nel merito del provvedimento cautelare che, comunque, ha proceduto ad una nuova “qualificazione giuridica†dell’originario fatto reato contestato di tentata concussione, in quello meno grave di “istigazione alla corruzioneâ€, non può sottacere l’ennesima voluta gogna mediatica posta in essere in danno del Roscia Riccardo dalla Compagnia Carabinieri di Pontecorvo per l’esecuzione dell’ordinanza.
Appare quantomeno singolare che i Carabinieri di Pontecorvo, dopo essersi recati presso l’abitazione del Roscia Riccardo alle ore 09,30, e aver condotto lo stesso in Caserma, hanno trattenuto il medesimo sino alle ore 12,35, nei locali della Compagnia, così da permettere ai vari giornali e TV locali, certamente preavvisati, di portarsi presso la Compagnia Carabinieri di Pontecorvo, con tutto comodo, e riprendere le fasi relative alla “brillante operazione di polizia†. Il sottoscritto difensore recatosi presso la caserma alle ore 12,00, ove il Roscia si trovava già tradotto dalle ore 09,50 circa, dopo aver atteso inutilmente, per un quarto d’ora, di poter conferire con qualcuno della Compagnia, per l’operazione di polizia in corso, si allontanava stigmatizzando, agli organi di stampa, quanto stava accadendo. Il sottoscritto, peraltro, non può non rilevare che nessun qualificato organo, ad oggi, ha mai ritenuto di dover chiarire, dopo la sofferta sentenza di assoluzione per “affare della patente di guida del Rosciaâ€, del perché di talune informative, non veritiere, rimesse dalla Compagnia Carabinieri di Pontecorvo all’Autorità Giudiziaria, con o senza risalto mediatico.
L’esito dei processi, con le sentenze passate in giudicato, diranno se il Roscia è responsabile dei reati ascritti ma, per chi scrive, il principio costituzionale della presunzione di innocenza non può essere abrogato solo per il Roscia in forza di operazioni mediatiche di polizia. Per fortuna lo scrivente di assistiti con il nome di Riccardo Roscia né ha uno solo”.
Pontecorvo, 09 Giugno 2009
Avv. Ivan Caserta
La redazione replica: “Il diritto di replica va garantito a chiunque e IlPuntoaMezzogiorno si attiene alle regole del giornalismo nella maniera più scrupolosa possibile. Prendiamo però le distanze da quanto sostenuto dallo stimato avvocato Ivan Caserta. I carabinieri della compagnia di Pontecorvo hanno eseguito una ordinanza dimisura cautelare come tante ne eseguono ogni anno. Se poi la notorietà dell’indagato, proprio perché sindaco calamita fuori dalla caserma dei carabinieri nuvole di giornalisti, certamente non dipende dai militari operanti ma dal diritto di cronaca che, così come quello di replica, deve essere assicurato e accettato”.