Le associazioni F.A.T.A.A. e A.N.P.A.N.A. denunciano le pessime condizioni in cui versano gli oltre sessanta cani alloggiati in quel lager, che si vorrebbe far passare per canile, in via Agnone, proprio nelle vicinanze del depuratore. Degrado, sporcizia, pessime condizioni in cui vengono tenuti e nutriti, con gli avanzi provenienti da ristoranti della zona, ecco quello che è apparso agli agenti della polizia provinciale, ai dirigenti del comune e della Asl, chiamati per verificare le condizioni degli animali in quella struttura. Il sopralluogo effettuato, ha di fatto confermato quanto sostenuto dalle associazioni, indicando la struttura, come si legge nel provvedimento emesso, “non idonea né da un punto di vista strutturale, né gestionale ad assicurare il ricovero degli animali custoditi. Per questo è stato richiesto un adeguamento necessario e improrogabile delle condizioni igieniche del luogo dotando lo stesso di recinti o box idonei alle esigenze degli animaliâ€. Del resto le cattive condizioni in cui quei cani venivano tenuti, non è cosa nuova, già da quando erano all’interno dell’ex campo boario di via Verdi. Il comune di Cassino, con un provvedimento del dirigente del settore manutenzione, pertanto, affidava, inizialmente, alle associazioni di volontari la gestione del canile, facendosi carico dei pasti degli animali con prodotti idonei. Niente da fare, la signora D’Urso, ne ha riottenuto, non si sa in che modo, la custodia. Come andrà a finire la storia? Presto detto. Se le disposizioni della Asl, non verranno rispettate, i cani dovranno essere trasferiti in altre strutture idonee ad accoglierli. Ma i canili convenzionati con il comune di Cassino, però, sembra abbiano già dichiarato l’impossibilità ad ospitarli per mancanza di posti, almeno questa la versione ufficiale. Non resterà che trasferirli nei canili del nord Italia, con una spesa di trecento euro al giorno, che naturalmente graverà sui contribuenti di Cassino!
di Felice Pensabene