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Cassino, dopo la pioggia i resti di una chiesa distrutta dalla guerra

Le recenti piogge potrebbero aver favorito  la scoperta di reperti della Chiesa della Madonna dell’Annunziata del XV secolo. Lo sostiene Edoardo Grossi di Legambiente che ha scritto alla  Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio invitandola ad avviare  gli scavi per riportare alla luce i resti della chiesa distrutta dai bombardamenti della seconda  guerra mondiale.   “I  nubifragi che si sono abbattuti in questi giorni sulla città di Cassino – dichiara Grossi -  hanno riportato alla luce un pavimento in mattoncini di cotto bordato da pietre. Il pavimento potrebbe appartenere alla chiesa dell’Annunziata. La scoperta è avvenuta nel torrente che costeggia Via San Giacomo in direzione Caira. Spero che  si avvii subito un primo saggio di scavi per verificare l’importanza della scoperta perché nel sottosuolo attorno al reperto scoperto ci sarebbero i resti della Chiesa, il cui rinvenimento potrebbe dare ulteriori ed importanti elementi per ricostruire la storia della città di Cassino. Questi scavi potrebbero favorire la rivalutazione del patrimonio collettivo  della vecchia Cassino  che sorgeva ai piedi della collina della Rocca Janula”. Più volte sono state avanzate proposte  per riportare alla luce  l’area  con i resti dell’antica città che non c’è più ma finora  non si è concretizzato nulla. I resti delle case e delle chiese  sono sepolti da terriccio e alberi  e sopra vi è stata realizzata via Pinchera che porta al teatro romano. L’obiettivo era quello di una riscoperta di questa area a scopo turistico ma ad oggi è rimasto tutto sulla carta. Intanto i resti del pavimento della chiesa  sono già visibili e si potrebbe cominciare da questa scoperta casuale.

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