“Estate sorana del diversamente abile”
1 Luglio 2009Dopo l’interruzione 2008 di cui, a suo tempo, si è tanto dibattuto, il Soggiorno per disabili quest’anno viene effettuato nella Scuola primaria San Rocco, struttura ideale a molto accogliente, situata nell’omonimo rione di Sora.
Il ripristino della Manifestazione si è reso possibile, oltre che per il desiderio dei tanti ammalati, che lo aspettano con ansia, anche grazie alla Presidenza della Giunta Regione Lazio, che ha promesso un contributo, nonché all’Amministrazione Comunale di Sora ( in primis il Sindaco, Ing. Cesidio Casinelli e l’Ass. Avv. Cesare Gabriele), e al Dr. Mario Rapini, Dirigente del Secondo Circolo Didattico di Sora, che si sono fattivamente adoperati per rendere disponibile la struttura scolastica.
La manifestazione, denominata “ESTATE SORNANA DEL DIVERSAMENTE ABILE 2009†, oltre al soggiorno, che avrà luogo dal 3 al 16 luglio, include anche le giornate d fraternità di San Donato V.C. ( 28 giugno), e di Isola del Liri (19 luglio) nonché un pellegrinaggio al Santuario Diocesano di Canneto ( 12 luglio). Iniziative come questa, anziché essere osteggiate, così come è avvenuto nel 2008, soprattutto da parte di alcune persone che, più di altri, essendo deputate alla formazione dei ragazzi e dei giovani, avrebbero dovuto percepirne il significato profondo, devono essere favorite ed incentivate. Il Soggiorno è atteso dai tanti ammalati che vi partecipano ( circa 80) perché, per loro, è una delle poche possibilità di vivere, in libertà e senza barriere anche psicologiche, il loro periodo di ferie durante il quale possono ballare, ascoltare musica, partecipare a recite, andare a spasso per i parchi, al mercato, al bar, dal parrucchiere, partecipare alle celebrazioni liturgiche, e confrontare la propria esperienza di vita ed il proprio vissuto con quello degli altri. Ma lo aspettano anche i tanti volontari che vogliono assaporare la sterminata ricchezza di fede e di voglia di vivere di coloro che sembrano essere i più indifesi ed i più bisognosi e sperimentare la bellezza e la profondità del darsi, gratuitamente, senza riserve e senza nulla in cambio, vivendo concretamente la bellezza del Vangelo. Anche la città ne trae beneficio in quanto si sensibilizza verso problematiche che, più o meno, toccano tutti.
L’Associazione UNITALSI poi ha modo di raggiungere le proprie finalità che sono quelle di incrementare, attraverso il particolare carisma di carità , la vita spirituale dei propri aderenti, promuovendone un’azione di evangelizzazione e di apostolato verso e con i fratelli ammalati e disabili, in riferimento al messaggio del Vangelo ed al Magistero della Chiesa. Sia che si partecipi al Soggiorno per la prima volta, o per la 22esima volta (quest’anno appunto è il 22esimo soggiorno che viene fatto a Sora), si inizia sempre un percorso da dove nessuno torna senza essere stato toccato dalla grazia di un’alba nuova e con un cuore abitato da nuove emozioni, da un scoperta, o riscoperta, della grande solidarietà attraverso ogni tipo di piccoli miracoli d’amore che si captano o si colgono al volo. Non solo si osservano i tantissimi giovani e meno giovani che trascorrono giorni e notti ad aiutare, ascoltare e permettere a ciascuno di essere in compagna, ma si è anche illuminati dai portatori di luce, dagli ammalati, che danno senza rendersene conto, con i quali tutto si spoglia di ciò che ingombra la strada verso l’essenziale e si trasforma in una sorgente inesauribile di bene. Sono eroi cui non si riconoscere il loro eroismo; portatori di luce che umanizzano il mondo; esploratori sui sentieri della vita che, con le loro lanterne invisibili, accompagno, senza saperlo , tutti al meglio di se stessi.
Franco Mariani, Responsabile Unitalsi Diocesana