E’ stata portata a termine oggi una importantissima operazione di polizia giudiziaria a Giulianova. Dopo l’esecuzione di numerose misure di prevenzione patrimoniali eseguite lo scorso mese di gennaio che portò al sequestro di diverse abitazioni ed autovetture di proprietà di zingari residenti a Giulianova e zone limitrofe, ritenute il frutto di attività criminali legate all’usura, al riciclaggio nonché allo spaccio di sostanze stupefacenti, si può tranquillamente affermare che con l’operazione odierna è stata senza mezzi termini smantellata l’attività criminale posta in essere dai rom del posto. “Scacco alla Roccaâ€, questa è la denominazione convenzionale dell’operazione, concretizzatasi nella mattinata odierna con la notifica di ben 14 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere in ordine al reato di detenzione al fine di spaccio in concorso richieste dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo, Dott.ssa Laura Colica che ha concordato pienamente l’esito delle risultanze investigative acquisite dai militari operanti, avallata dal GIP del Tribunale di Teramo Dott.ssa Marina Tommolini che ha firmato il provvedimento definitivo.
Dal mese di ottobre 2008, i Carabinieri del dipendente Nucleo Operativo agli ordini del Luogotenente Antonio Longo, collaborati da quelli della locale Stazione, iniziavano ad espletare una serie di servizi in Giulianova Paese, nella zona denominata “La Rocca†(da cui nasce la denominazione dell’operazione), avendo fondato motivo di ritenere che le famiglie ROM ivi dimoranti avessero posto in essere una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti da cedere a numerosi acquirenti provenienti da tutta la provincia di Teramo. Nel corso dei servizi si accertava effettivamente l’attività di spaccio posto in essere dagli arrestati, nel corso dei quali i militari controllavano e fermavano in più circostanza numerosi giovani, a volte trovati in possesso della dose appena acquistata, altre in procinto di effettuare tale acquisto, altri con acquisti non andati a buon fine per varie ragioni (mancanza di denaro ovvero constatata la presenza dei militari da parte dei cessionari). Tali servizi sono stati particolarmente difficili da eseguire sia perché i militari operanti erano ben conosciuti dai ROM, sia per la particolare conformazione del quartiere ove avveniva lo spaccio, con vicoli stretti, quindi un vero e proprio labirinto ove di fatto era impossibile potersi nascondere per sorvegliare, paragonabile pertanto ad alcuni quartieri di ben più note e grandi città .
Nonostante l’assenza di collaborazione della popolazione residente e l’utilizzo di minori sia come vedette sia per lo spaccio delle dosi ai tossici del posto i Carabinieri sono riusciti a portare a termine l’indagine.
Si è trattato di una indagine basata su pedinamenti, osservazioni e recupero dello stupefacente, con ausili tecnici limitati al minimo e frutto soprattutto dell’esperienza professionale degli operanti, perfetti conoscitori dei pregiudicati e del territorio. L’indagine ha visto il coinvolgimento nell’attività di spaccio di interi nuclei familiari rom con un ruolo prioritario delle donne che in più circostanze sono state pronte ad inscenare vere e proprie “tragedie†pur di creare confusione e distogliere l’attenzione dei militari dagli episodi criminosi accertati.
Con gli arresti di oggi è stato smantellato il “dominio†a 360° di tutto il quartiere “La Roccaâ€, di fatto ostaggio di queste famiglie ROM che avevano basato l’intera economia familiare sull’attività di spaccio di stupefacenti tramutando di fatto il quartiere stesso nella loro “aziendaâ€, attraverso la ben nota tracotanza, arroganza verbale e gestuale, atteggiamenti sintomatici dell’assoluto mancato inserimento nel tessuto sociale. Nel corso dei servizi sono state recuperate numerose dosi di stupefacente e diversi assuntori sono stati segnalati alla Prefettura per violazione dell’art. 75 del D.P.R. 309/90.
L’operazione ha registrato la partecipazione di 100 Carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un Elicottero dell’Elinucleo di Falconara Marittimo. Tutti gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Teramo a disposizione dell’A.G. mandante, fatta eccezione per DI ROCCO Monica, agli arresti domiciliari.
Inoltre all’atto dell’arresto di uno dei rom nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto un involucro contenente 75 grammi di eroina e 15 grammi di cocaina, il tutto sottoposto a sequestro.