Una lettera anonima, scritta di pugno con una penna rossa, strong>(Vedi Videonotizia) ha riavvivato in questi giorni il mistero della morte di Serena Mollicone, la ragazza di Rocca D’Arce (Fr) uccisa nel giugno del 2001 in un boschetto in via fonte Cupa. La missiva è stata inviata al programma “Chi l’ha visto” di Rai Tre e, ad averla scritta, sarebbe il testimone che avrebbe visto il corpo della ragazza, avvolto in un sacco di plastica nero, preso di peso da due uomini e scaricato da un’auto. L’autore della lettra racconta di aver assistito alla scena da dietro un cespuglio dove si era rifugiato per fare i bisogni e che non avrebbe raccontato nulla prima per paura di ritorsioni. Nella missiva non firmata fa i nomi delle due persone e chiede di indagare su di loro. Al momento il nome del testimone e di quelli citati nella lettera restano coperti dal segreto istruttorio, ma l’uomo si è detto convinto di voler parlare quanto prima con il padre della ragazza uccisa. Un mistero, quello dell’omicidio della 18enne, che sembra sempre sul punto di essere svelato. Da quando, dopo il processo a Carmine Belli, culminato con un’assoluzione piena, i carabinieri hanno nuovamente iniziato ad indagare, ci sono stati continui colpi di scena, tra cui anche il suicidio di un carabiniere ascoltato dagli inquirenti, ma la nebbia non si è ancora dissolta. Sperando che il sedicente testimone non sia l’ennesimo speculatore, ad Arce, ma non solo, si è in attesa di conoscere chi, e perché, ha ucciso Serena Mollicone.