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La povertà avanza, la politica resta a guardare

Nel Cassinate avanza la povertà che abbraccia fasce sempre più ampie di cittadini. La cassa integrazione delle Fiat e la crisi che immobilizza tutti i settori stanno raggiungendo livelli preoccupanti. La Cgil, per bocca di Benedetto Truppa lancia l’allarme. Il sindacalista in una nota stampa fa un duro attacco alla polica e agli amministratori locale.
“In questi giorni, nel Cassinate, – Scrive Truppa – l’unico messaggio sensato lo ha lanciato l’Abate Vittorelli che ha richiamato la politica del territorio al senso di responsabilità proprio di chi amministra la cosa pubblica. Messaggio che mette al centro la crisi economica del territorio, a partire dal settore auto, passando alla garanzia dei diritti essenziali quali la sanità, il diritto allo studio in parole povere il diritto ad una vita decente. Nel cassinate oltre il 30% delle famiglie da un anno vive con circa 800 euro al mese, il salario della cig. Circa 3000, i licenziati dall’inizio dell’anno che hanno finito o stanno per terminare il sostegno della disoccupazione, oltre il 18% delle famiglie vive al di sotto della soglia di povertà, e circa il 5% detiene più del 40% delle ricchezze
Come contro altare negli ultimi anni abbiamo assistito ad una politica dissennata, mirata solo al fare cassa, che ha danneggiato ancora di più le famiglie meno abbienti. Le iniziative popolari contro l’aumento della TARSU e contro le varie gabelle e le eccedenze emesse dall’Amministrazione Comunale hanno manifestato, ammesso ve ne fosse bisogno, il disagio sociale ed economico che sta vivendo il nostro territorio.
E la politica che fa. Praticamente nulla, solo lotta di potere, gestione delle clientele, unico strumento per consolidare il bacino elettorale, rincorsa alle poltrone, non per assunzioni di responsabilità, ma per fagocitare ed utilizzare il ruolo e ampliare e consolidare il potere,
Si lancia la moda della consulta dei sindaci, che si riunisce a giorni alterni che non è in grado di produrre iniziative a sostegno del territorio e nella mediocrità degli attori si limita a far stilare dal collaboratore di turno un documento che deve rispondere alla logica della politica: bisogna far finta di alzare la voce. Esempio è il documento sulla crisi economica del territorio che avrebbe dovuto chiedere con forza al Governo il raddoppio della cigo ed i finanziamenti per la cig in deroga, in virtù dei tempi sempre più lunghi per uscire dalla crisi e del disastro che la mancanza di tale provvedimento può avere su migliaia di famiglie del cassinate, e che invece si è limitato ad un consiglio al governo inconsistente e palesemente insufficiente. La CGIL da mesi, non solo partecipando attivamente a tutti i tavoli istituzionali, ma organizzando i lavoratori a protestare contro il disastro delle scelte politiche e padronali, per ultima la manifestazione a sostegno dei licenziati del San Raffaele e del diritto alla salute, è impegnata fortemente a sostenere l’economia del territorio con chiunque sia disponibile a mettere al centro i diritti dei lavoratori, dei pensionati, a sostegno di una migliore qualità della vita. Siamo pronti – concluede Truppa – se non vi saranno atti concreti a ribadire con forza le nostre richieste, nei posti di lavoro come nelle piazze ed in qualunque occasione dove sono lesi i diritti di chi con orgoglio rappresentiamo”.

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