Il sindaco di Cassino Bruno Scittarelli risponde alle accuse, mosse dal sindacalista della Cgil Benedetto Truppa, di immobilismo della politica locale di fronte all’avanzare della povertà .
“E’ superfluo ribadire – sostiene il primo cittadino di Cassino – che la legge impone ai Comuni di far pagare la Tarsu ai cittadini per il 100% del servizio e che, invece, questa Amministrazione, fin quando ha potuto, ha contributo con fondi comunali per il 50% alla copertura del pagamento del servizio.
Ed analogo discorso riguarda il servizio idrico.
E comunque non va sottaciuto che, le pur comprensibili lamentele di chi ha difficoltà economiche, sono state amplificate e cavalcate strumentalmente da chi pensa di poterne avere un futuro ritorno di tipo politico.
Ciò detto, sembra quasi, a leggere i commenti del sindacalista Benedetto Truppa, che la crisi economica globale e la perdita di tremila posti di lavoro nel Cassinate dipendano dal Comune di Cassino!
Inutile ricordare che al governo della Regione Lazio ci sono proprio i suoi referenti politici, che poco o nulla hanno fatto per questo territorio e Cassino in particolare; per averne la prova basta vedere quali comuni, e con quali importi, hanno beneficiato numerosi finanziamenti erogati.
Cassino spesso esclusa oppure, per lo stesso progetto, finanziata al pari di altri comuni piccolissimi.
Analogo discorso riguarda la Provincia di Frosinone, che fortunatamente è stata appena conquistata dal centrodestra come, siamo certi, accadrà ora anche nella prossima primavera con la Regione Lazio.
Questa Amministrazione, in verità , ha sempre incentivato nuovi insediamenti produttivi e commerciali favorendo nuova occupazione e crescita economica.
Ciò anche attraverso l’azione della Consulta dei Sindaci grazie alla quale sono state avviate tante iniziative, costituisce un baluardo a difesa del territorio ed è stato istituito il Cosilam, un ente di sviluppo territoriale che sta incidendo in maniera profondamente positiva sul rilancio della ricettività industriale territoriale, aiutando nella competitività gli insediamenti industriali presenti ed incentivandone di nuovi; favorendo quindi nuova occupazione.
La stessa Consulta si è sempre prodigata a difesa dei livelli occupazionali presenti, non ultimi quelli della clinica San Raffaele di Cassino che, attenzione, sono stati compromessi dalla Regione Lazio, attraverso i decreti firmati dal commissario Piero Marrazzo, che tutelano Roma e penalizzano particolarmente il Cassinate, presso i cui uffici non mi pare che siano state svolte manifestazioni di piazza e sfilate di protesta.
Comunque, pur non occultando le grosse difficoltà economiche dovute alla crisi globale, e ripeto globale, possiamo dire che Cassino è una città ancora viva e con le positive iniziative anticrisi varate dal Governo Berlusconi a livello nazionale, l’appoggio dell’Amministrazione provinciale guidata dal presidente Iannarilli e, il prossimo anno, anche di una Regione amministrata dal centrodestra, quindi più vicina al Cassinate, il futuro si annuncia migliore.