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Le macerie del terremoto nell’occhio del ciclone

E’ polemica, a L’Aquila, sullo smaltimento dell’enorme quiantità di macerie prodotte dal terremoto. Gli edifici abbattuti dal sisma sono oggi enormi cumuli di calcinacci e detriti per smaltire i quali il comune del capoluogo abbruzzese avrebbe inizialmente affidato un appalto ad una ditta salvo poi revocare la delibera di affidamento. Un passo indietro che ha fatto nascere qualche sospetto per cui, pare, la stessa magistratura se ne stia interessando. Un affare da circa 50 milioni di euro, ma anche molto complesso. Serve inoltre un luogo in cui smaltire l’enorme quantità di rifiuti inerti. Saltata la possibilità, almeno per il momento, di intervento di privati, la Protezione Civile potrebbe far intervenire il genio militare. Insomma, manca l’accordo sui rifiuti lasciati dal terremoto.
Er. Am.

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