Erano le ore 12.30 circa di oggi 14 agosto 2009 quando TERRENZIO Diego, 35enne, di Pescara, già noto alle forze dell’Ordine per fatti di giustizia, parzialmente travisato da una bandana, faceva irruzione all’interno dell’Ufficio Postale di Silvi Paese, località San Silvestre e, dopo aver minacciato gli impiegati con una pistola, si faceva consegnare € 4.000,00 (quattromila) in contanti. Non contento del bottino, si impossessava anche della borsa di una cliente presente in quel momento nell’Ufficio Postale, contenente € 200,00 circa, dileguandosi subito dopo a bordo di una Fiat Punto. Superata la paura iniziale per quanto accaduto, gli impiegati davano immediatamente l’allarme ai Carabinieri della Stazione di Silvi Marina, comandata dal Maresciallo Antonio Tricarico, ai quali fornivano dettagli circa le caratteristiche somatiche del rapinatore. A questo punto è scattato il collaudato piano di cinturazione della zona con tutte le pattuglie in circuito, anche quelle delle stazioni limitrofe e con la collaborazione del Nucleo Operativo di Giulianova e, poco dopo, una pattuglia di Silvi intercettava l’autovettura in pieno centro ingaggiando un rocambolesco inseguimento. Il malvivente, giunto in località Piomba, vistosi braccato, fermava il veicolo in prossimità di un’aperta campagna scappando a piede e brandendo l’arma in mano con la quale non esitava a minacciare i militari che lo inseguivano. Ad un certo punto stremato, veniva raggiunto dai militari e dopo una colluttazione con i carabinieri, allo scopo di sottrarsi alla cattura, veniva disarmato e tratto in arresto. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari. La pistola rinvenuta e utilizzata per commettere la rapina, sembrava vera. Solo quando i militari hanno estratto il caricatore si sono resi conto che in realtà era una pistola a salve, una riproduzione perfetta di una Beretta cal 92, priva di tappo rosso. Sia l’autovettura utilizzata dal malvivente risultata essere di sua proprietà , sia la pistola, sono state sottoposte a sequestro. Dopo le formalità di rito per TERRENZIO Diego sono scattate le manette e si sono spalancate le porte del Carcere di Teramo in attesa dell’udienza di convalida davanti dl Tribunale ove dovrà rispondere di rapina, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.