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Si finge povero per avere l’avvocato a “scrocco”

La Guardia di Finanza di Cassino, ha avviato un’attività di riscontro sulla corretta applicazione del beneficio del patrocinio gratuito. Il gratuito patrocinio a spese dello Stato, consiste in un intervento assistenziale con il quale il pubblico erario si fa carico delle spese degli avvocati nell’ambito di un processo, quando chi ne usufruisce versa in condizioni di indigenza con reddito familiare inferiore a circa euro 9700 annui. L’azione investigativa svolta dagli uomini del capitano Vincenzo Ciccarelli ha consentito, per la terza volta nel giro di poche settimane, di individuare un falso indigente che, producendo certificazioni di comodo, aveva rappresentato una situazione reddituale diversa da quella effettiva, che non avrebbe consentito di usufruire dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
Il soggetto è stato denunciato per falso in atti e falso ideologico alla competente Autorità Giudiziaria.
L’azione di servizio in questo delicato comparto è finalizzata a garantire che le somme impiegate dal pubblico erario, per motivi assistenziali, non vengano distratte con condotte truffaldine, ma siano effettivamente destinate a chi, secondo la legge, ne ha veramente bisogno, cioè a quei cittadini esposti al rischio della marginalità sociale e a quello dell’impossibilità di provvedere, per cause economiche, al mantenimento proprio e dei figli.

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