Assemblea straordinaria della Lega calcio Pro a
Firenze. All’incontro, presieduto dal numero uno
dell’ente sportivo, Mario Macalli, hanno preso parte tutti
e novanta i club iscritti. Per il Cassino hanno
partecipato l’amministratore unico Domenico Verdone,
il segretario generale Benito Coppola ed il direttore
finanziario Nicola Martina. Oggetto della discussione le
modifiche apportate la scorsa settimana al decreto Melandri
in tema di ripartizione dei proventi dei diritti televisivi
e delle agevolazioni di credito relative alla capienza degli
stadi. In seguito alle decisioni prese sul decreto
Melandri alcuni giorni fa, l’assemblea straordinaria della
Lega Pro, ha stabilito che domenica
prossima inizieranno tutte le gare con quindici minuti di
ritardo – ha detto al termine della riunione della Lega
Mario Macalli – “In seguito e’Â nostra
volonta – ha detto - pubblicare, a pagamento sui giornali, le nostre
richieste, e fissare una data per il futuro consiglio
federale, con tema sulla questione diritti
televisivi. Il nostro intento, come Lega Pro, è ottenere
non l’uno per cento che ci spetta adesso dell’ammontare
complessivo delle risorse provenienti dai diritti
televisivi, ma almeno il quattro per cento. Non
vogliamo togliere niente alle altre leghe, come quella di
serie B o la Lega Dilettanti, ma semplicemente la parte che
meritiamo – ha aggiunto Macalli – Se la Lega Pro non serve a
nessuno, basta che ci venga detto e a quel punto ci
fermeremo definitivamente con i campionati. Abbiamo gia’
fissato una data, il primo novembre, come termine ultimo per
ottenere le risposte che vogliamo. Se entro quella data non
le avremo, diremo stop ai campionati e bloccheremo qualsiasi
modifica allo statuto federale. Avendo, noi della Lega Pro,
potere di veto su qualsiasi tipo di decisione in merito di
statuto federale, non cambiera’ nulla, se non lo vogliamo
anche noi” . La riunione – ha commentato
l’amministratore azzurro, Domenico Verdone – è stata
molto positiva. Sono intervenute tutte le società ed i
club si sono espressi all’unanimità per il presidente
Macalli. Questa situazione deve fare riflettere: i sacrifici
delle società e dei presidenti hanno un ritorno pari allo
zero; per far sì che la Lega Pro continui ad essere quello
che è stato finora c’è bisogno di combattere quella
che secondo me è una battaglia giusta. Le società devono
avere quello che spetta: la passione di 90 città e di un
milione di tifosi merita il riconoscimento del quale abbiamo
discusso a Firenze”.