Sono quasi due anni che ad Antonio M. hanno letteralmente “rubato” l’alloggio popolare. Era dicembre quando l’uomo, una mattina, è tornato nel suo alloggio nel quartiere colosseo a Cassino (Fr) e lo ha trovato occupato da una famiglia. Non solo ha perso la casa, ma anche il mobilio. Una situazione grottesca che, a distanza di quasi due anni non trova una soluzione. Era il periodo, quello, in cui glui anziani rifiutavano il ricovero in ospedale per paura che la propria casa venisse occupata da terzi,. Il pugno duro della Procura ha fatto si che il fenomeno si ridimensionasse ma alcuni casi, come quello di antonio, è rimasto in bilico. Adesso lui vive a casa della sua compagna con cui, per via delle necessità economiche, aveva intenzione di lasciare la casa di lei che era in affitto, e trasferirsi insieme nell’alloggio che l’uomo occupava legittimamente da anni. Quella mattina di dicembre del 2007 però, la casa gli è stata occupata per cui il progetto è saltato. A nulla è valso appellarsi all’Ater, e adesso che la sua storia con la donna sta finendo, l’uomo rischia di andare a vivere sotto un ponte. “In quella casa – ha detto l’uomo – ci sono ancora i miei mobili. Quello che sto vivendo è un incubo”.
Ermanno Amedei