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Noi vigili del fuoco ciociari, nell’inferno di Messina

Nove vigili del fuoco della provincia di Frosinone sono impegnati nel fronteggiare l’emergenza a Messina. Si tratta dei pompieri della colonna mobile del comando provinciale partiti lunedì mattina.
Si tratta di due capo squadra, Carmine Magliocco e Sergio Crescenzi, e di sette vigili attrezzati di tutto punto per fronteggiare questo tipo di emergenza. “Non appena arrivati sui luoghi del disastro, – racconta Sergio Crescenzi – ci siamo imbattuti in montagne di fango che ostruivano le strade principali, la stazione ferroviaria e che arrivavano ai primi piani delle palazzine. Fino a ieri siamo stati impiegati per liberare le vie di accesso alle due frazioni messinesi di Molino e Altolina. A mezzogiorno, ieri, siamo riusciti ad arrivare via terra ad Altolina. Il giorno prima abbiamo partecipato ad alcune operazioni di soccorso aereo. Con l’elicottero atterravamo nel centro ancora isolato per prelevare persone ferite e portarle in ospedale. Adesso che siamo riusciti ad aprire il varco ai mezzi terrestri, comincia il lavoro più duro: quello di scavare con pala e piccone alla ricerca delle persone ancora disperse.
Proprio questa mattina ci è stato assegnato l’obiettivo di cercare ad Altolina un uomo di 42 anni. Insieme a noi c’è il cognato, l’ultimo a vederlo la sera dell’alluvione. Ha raccontato che il 42enne era su una scala al primo piano ed è stato trascinato via dalla corrente che lo ha raggiunto. Lui spera di trovare almeno il corpo ma resta una possibilità remota dato che il fiume di detriti e fango, dalla frazione, ha trasportato a valle intere autovetture distruggendole completamente. Immaginiamo cosa possa aver fatto, la furia delle acque, al corpo di un uomo”. Probabilmente domani il personale tornerà al comando di appartenza lasciando ai loro colleghi delle province limitrofe a Messina, l’incombensa di continuare le ricerche.
Ermanno Amedei

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