Una truffa da 116 mila euro. Gli sfilano i soldi dal conto corrente
29 Ottobre 2009Gli hanno sfilato circa 116 mila euro con una truffa su internet. Di solito i truffatori di questo genere “lavorano” da lontano, da paesi in cui è difficilòe raggiungerli; in questo caso invece erano quasi vicini di casa. La vicenda ha avuto inizio lo scorso mese di settembre, quando la vittima della truffa si è rivolta ai carabinieri sporgendo denuncia e permettendo così l’inizio delle indagini. L’uomo aveva riferito di aver subito una truffa da parte di ignoti che, con l’inganno, gli avevano sottoratto le credenziali d’accesso on-line del proprio conto corrente, acceso presso l’ufficio postale di Fontana Liri, prosciugandolo completamente. Le indagini svolte dai militari ha permesso di individuare gli autori della truffa, M.F., I.A. e R.P., tutti del luogo, denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, e di ricostruire i percorsi della loro attività . I tre avevano comunicato via e-mail alla loro vittima la falsa vincita di un televisore, convincendolo a fornire, con lo stesso mezzo, i codici per accedere al proprio conto corrente tramite internet. Una volta in possesso delle varie User-Id e password, hanno prosciugato l’intero ammontare del deposito pari a 115.960 euro, su vari altri conti correnti, portando a termine l’operazione prima ancora che il malcapitato potesse accorgersene e denunciare l’accaduto ai carabinieri. Sfruttando la rete internet, effettuando quella che tecnicamente viene definita come operazione di phiscing, i truffatori sono riusciti ad accedere al conto corrente postale ed effettuare in pochi minuti lo storno su altro conto di tutta la somma disponibile ed in rapida successione provvedevano poi materialmente presso altro Ufficio Postale a stornare nuovamente la somma sottratta su libretto nominativo poco prima acceso e a mezzo del quale venivano ripetuti in vari Uffici Postali prelievi per ingenti somme. Sono stati capaci di effettuare anche 10 prelevamenti in pochi minuti. Solo grazie al tempestivo intervento dei militari, che hanno interessato l’ufficio Fraud Management delle Poste Italiane di Roma, sono state individuate e bloccate le varie transazioni ed è stata recuperata la somma di 70 mila euro che verrà restituita al legittimo proprietario. La restante somma potrà essere recuperata solo nell’ambito del processo penale che si svolgerà a carico degli autori dell’ingegnosa frode.