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“Market rom”, condanne e confisca di beni

Pesanti condanne sono state emesse nella mattinata odierna dal locale Tribunale nei confronti di sei imputati, dell’indagine MARKET ROM condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri del Comando Provinciale.
Nei mesi di maggio e giugno 2009 i militari dello speciale organo investigativo del Comando Provinciale dell’Arma al termine di una paziente e accurata attività investigativa traevano in arresto su Ordinanza di Custodia Cautelare dell’A.G. ben sette componenti di un nucleo famigliare di etnia rom del capoluogo Pentro, che avevano messo in piedi un vero e proprio market della droga ed era divenuto punto di riferimento dei consumatori di stupefacenti della provincia Isernina e di vari comuni di quella limitrofa di Campobasso.
Questa mattina sei di detti imputati, ancora tutti sottoposti al regime della custodia cautelare domiciliare, che hanno scelto il giudizio con il “rito abbreviato”, sono stati condannati a pene severe che vanno da un massimo di 9 anni e quattro mesi di reclusione più Euro 40.000 di multa nei confronti dell’organizzatore e gestore dell’attività di spaccio di stupefacenti, a 6 anni di reclusione ciascuno e pesanti multe da 38.000 a 26.000 Euro ciascuno, nei confronti degli altri componenti della famiglia rom (un solo imputato ha conseguito 5 anni di reclusione ed € 20.000 di multa).
Nell’ambito dello stesso giudizio, il Tribunale ha decretato anche il sequestro dei beni facenti capo alla famiglia, che gli stessi militari hanno individuato nel corso di una minuziosa indagine patrimoniale condotta in seno all’attività svolta. Si tratta di due unità immobiliari di recentissima ultimazione e di un appezzamento di terreno posti alla periferia cittadina, del sicuro valore complessivo commerciale di circa 360.000 Euro nonché della somma di denaro per circa 50000 (cinquantamila) Euro depositati, compreso 4000 Euro contanti già sequestrati nel corso dell’operazione dell’Arma.
Un risultato importante ed incisivo che l’Arma ha condotto in piena sinergia e sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, che ha delineato un segnale forte nel quotidiano contrasto della illegalità nella provincia Pentra e di un fenomeno, quale quello dello spaccio degli stupefacenti che incide purtroppo in modo significativo sulla incolumità dei giovani.

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