Decapitata la rete di spacciatori che riforniva la bassa Ciociaria
13 Novembre 2009All’alba di oggi, a conclusione di una complessa attività investigativa, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Pontecorvo (Fr), con il supporto dei comandi Arma competenti per territorio, hanno eseguito nei comuni di Castelvolturno (Ce) e Santa Maria Capua Vetere (Ce) 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività d’indagine (che si è sviluppata a seguito della esecuzione dell’operazione antidroga convenzionalmente denominata BLACK & WHITE che era riuscita a ricostruire le responsabilità in ordine al decesso di Massimo Di Cioccio di Colle San Magno (FR), sopraggiunto nella notte tra il 21 e 22 marzo 2008 per overdose da stupefacenti) ha, di fatto, disarticolato un gruppo di persone che deteneva e spacciava sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina, con basi logistiche ed operative, in Provincia di Frosinone (comuni di Pontecorvo, Roccasecca ed Arce) e nell’area a nord di Napoli (comuni di Giugliano in Campania e Castelvolturno).
Nel corso della stessa, che si è basata su servizi di osservazione, controllo e pedinamento diurni e notturni nonché di attività tecniche, gli uomini del capitano Pier Francesco Di Carlo hanno ritenuto necessario procedere ad alcuni interventi repressivi (arresti in flagranza e sequestri di sostanza stupefacente), aventi la finalità di fornire riscontro alle ipotesi investigative e determinare le rotte utilizzate per i traffici illeciti in questione, atteso il linguaggio criptico adoperato dai malviventi sia nelle trattative relative ad acquisti/cessioni di stupefacente che nei loro spostamenti.
Si appurava così che le cessioni avvenivano sul litorale domitio dove i consumatori dello stupefacente originari del frusinate raggiungevano, con cadenza periodica, soggetti extracomunitari di nazionalità nigeriana e ghanese, risultati poi i veri motori di un imponente traffico di eroina e cocaina. Proprio questi ultimi, infatti, nel tempo erano diventati i primi rifornitori di stupefacente per i tossicodipendenti della bassa Ciociaria.
Complessivamente, l’indagine ha condotto, tra arresti in flagranza di reato e misure cautelari disposte dall’A.G., a 22 provvedimenti restrittivi; alla denuncia in stato di libertà di 2 persone; alla segnalazione di 30 persone alla competente Autorità amministrativa, quali assuntori di sostanze stupefacenti ed all’accertamento di oltre 300 cessioni di sostanza psicotropa.
E’ stato evidenziato che i soggetti individuati ponevano in essere con sistematicità e continuità numerose condotte criminose, consistenti in approvvigionamento e successiva commercializzazione di tipologie differenti di sostanze stupefacenti (eroina e cocaina). Inoltre acquistavano giornalmente rilevanti quantità , in particolare già confezionate in dosi in modo da poterle facilmente spacciare successivamente. In taluni casi traevano le proprie risorse economiche interamente ed esclusivamente dall’attività di spaccio e avevano accanto a sé altri soggetti che rivestivano, a loro volta, o il ruolo di spacciatore al dettaglio o di consumatore. Per questo oggi sono state notificate misure cautelari a MOHAMMED Suleman Karin, 30enne ghanese domiciliato a Castelvolturno (CE), ONORAGBON Albert, 32enne nigeriano domiciliato a Castelvolturno (CE), AGHO Joy, nigeriano cl. 1976, domiciliata a Castelvolturno, convivente del Onoragbon e a OMETAN Philomena, 33enne nigeriana domiciliata a Castelvolturno (CE), convivente del Mohammed,
e sottoposta al regime degli arresti domiciliari.