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In un libro di Rita Padovano storia, natura, economia della valle del Sacco

Dal paese delle erbe alla città del Fiume. Storia, natura, economia della valle del Sacco

Tanti i tesori nascosti che il Lazio possiede. A scoprire le sue ricchezze è volta l’attività dell’Associazione culturale Progetto Arkés che negli ultimi anni ha approfondito con diverse iniziative aspetti archeologici, storici e ambientali, rivolgendo particolare attenzione a quelli della provincia di Frosinone e mettendo in evidenza significative risorse naturali che se ben utilizzate possono diventare di grande significato sia in termini occupazionali che economici.
Su questi temi si confronteranno, giovedì 5 novembre alle ore 16,30 presso la sala delle conferenze dell’Amministrazione Provinciale, Sergio Ricciuti – Vice Presidente Società Italiana di Fitoterapia, Fabrizio Cristofari – Presidente Ordine dei Medici, Giovanni De Vita – Presidente del Corso di Laurea in Scienze Sociali – Università di Cassino, Daniele Fichera Ass.re alla PIM, Artigianato e Commercio della Regione Lazio. Aprono i lavori le autorità provinciali e il prof. Donato Tamblè – Soprintendente ai Beni Archivisti del Lazio. A moderare i lavori sarà Luca Sergio
L’occasione viene fornita dalla presentazione del volume Storia, natura ed economia della valle del Sacco al cui coordinamento ha lavorato Rita Padovano.
La pubblicazione – esito di una ricerca interdisciplinare, sostenuta dalla Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Comune di Ceccano e svolta in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza archivistica del Lazio, l’Università degli Studi Aurel Vlaicu di Arad, l’Università degli Studi La Sapienza di Roma e l’Istituto Superiore di Sanità, – prende in esame fatti e avvenimenti di un periodo storico che sebbene molto lontano dai nostri tempi: il medioevo, ancora oggi segna alcune importanti professioni, come il farmacista, il medico, ect.
“Obiettivo di questo nuovo progetto culturale – ha dichiaro Rita Padovano – è quello di recuperare quegli antichi saperi che sono alla base di alcune attività artigianali storiche della nostra Regione come l’uso delle piante officinali nella tradizione locale e la loro trasformazione in prodotti di erboristeria. Pochi sanno che i gruppi montuosi dei Lepini e degli Ernici sono infatti ricchissimi di piante officinali. Circa l’80% delle specie italiane incluse nella “Farmacopea” lo si ritrova in questo territorio sia a livello spontaneo che come prodotto agricolo. Nella tradizione popolare l’utilizzo medicamentoso delle erbe, così come per tutte le popolazioni, risale ad epoche preistoriche ma occorre arrivare al tardo medioevo per avere le prime testimonianze scritte o notizie più precise di cui sono gelosi custodi i conventi, monasteri e abbazie del nostro territorio. Luoghi di cultura e d importanti opifici oltrechè oasi di preghiera. n’approfondimento viene dedicato alla certosa di risulti dove sono stati consultati inediti documenti di archivio.”
L’intento che muove questa iniziativa è quello di realizzare un documento utile ad approfondire la conoscenza storico-ambientale-economica, della Regione Lazio. Mettere in evidenza l’identità culturale di questa valle evitando di disperdere un ricco patrimonio di conoscenze efficace a promuovere uno sviluppo che parta dalla valorizzazione delle risorse naturali di cui esso dispone offrendo una rilettura in chiave antropologica della natura con tutti i suoi significati ancestrali e atavici
“Oggi che, continua la Padovano, fa tendenza tutto ciò che è Slow, questo grande patrimonio naturale oltre ad essere preservato, rappresenta un “tesoro” su cui investire sia in termini culturali che economici. In molte università questi argomenti rappresentano, infatti, un percorso formativo e nuove imprese immettono antichi saperi in moderne aziende.”
Tra storia e tendenze, scienza e natura si sviluppa questo studio che vuole contribuire a riscoprire e valorizzare una grande area geografica in un momento di grande difficoltà. Altri appuntamenti ci saranno a Ceccano il 28 novembre Cinema Antares dove saranno sviluppati gli aspetti ambientalistici del progetto e a primavera il 10 aprile a Collepardo – Certosa di Trisulti per quelli storici e botanici.
Saranno presenti gli autori: Umberto Longo, Paola Cagiano de Azevedo, Eloise Longo, Walter Culicelli, Bruno Petriglia, Marco Sarandrea e Alessandra Massa.

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