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Influenza A, l’Ugl critica la gestione dell’emergenza sanitaria

“La dirigenza A.USL di Frosinone, continua a vendere fumo”. E’ quanto sostiene il segretario provinciale Ugl Sanità Frosinone, Rosa Roccatani, sostenendo gravi carenze organizzative nella gestione dell’emergenza dovuta all’influenza A. “In questi giorni la A.USL continua a sostenere che l’influenza “A” H1 N1 è ‘tutto è sotto controllo’, che ai pronto soccorsi saranno attivati i percorsi preferenziali. Vorremmo spiegare alla massima dirigenza che i protocolli del Ministero della Salute prevedono percorsi differenziati e non come afferma il dott. Menechini preferenziali.
Ciò premesso, siamo già nella fase di “picco” dell’influenza e in nessuno dei Pronto soccorso della provincia sono stati predisposti percorsi differenziati e, fatta eccezione di una banale insegna (freccia) posta a terra davanti al pronto soccorso di Frosinone che indica lo sportello del Triage e disposta una stanza con delle normali sedie, nulla altro è stato fatto. Si presume che un paziente con sospetta influenza A” sia affetto da ipertermia e quindi con febbre alta, in tali condizioni è compatibile che debba attendere stando seduto su una sedia?
Ed ancora, non viene riconosciuta l’indennità di rischio prevista per i dipendenti a contatto di malati contagiosi, gli Operatori Socio Sanitario già scarsamente presenti, a causa di patologia, si sono ulteriormente ridotti, tanto che i pochi addetti sono costretti ad espletare costantemente turni di 12 ore. Inoltre, sembrerebbe che, l’assistenza infermieristica ad una paziente affetta dall’influenza “A” ricoverata in rianimazione viene garantita sottraendo unità infermieristiche in altri reparti già notoriamente sotto organico, con la conseguenza che i reparti soccombenti, obbligano i dipendenti al lavoro straordinario. Ma per la dirigenza – conclude la sindacalista – è tutto sotto controllo”.

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