Truffa allo Stato per tre milioni di euro e maxi evasione. Quattro denunce
10 Novembre 2009Truffa aggravata ai danni dello Stato, per indebite percezioni di finanziamento, ed evasione fiscale milionaria scoperta dai finanzieri della Tenenza di Sora, a conclusione di una complessa ed articolata attività di polizia tributaria e giudiziaria avviata nei confronti di una società operante nel settore della componentistica elettronica e delle apparecchiature elettromedicali.
Infatti, le Fiamme Gialle sorane, nel corso di specifiche attività in materia di percezione di finanziamenti comunitari e nazionali (Legge 488/92 e legge nr. 1329/65, cd. Legge Sabatini), hanno accertato che, il responsabile della società , attraverso alcuni soggetti compiacenti, ha utilizzato ed allegato alla documentazione di spesa, presentata per l’erogazione dei contributi, fatture in tutto o in parte relative ad operazioni inesistenti al fine di giustificare i documenti di spesa necessari per l’ottenimento dei vari finanziamenti richiesti.
L’articolata e complessa truffa, messa in atto dal responsabile della società , è stata scoperta grazie all’acume investigativo dei finanzieri della Tenenza di Sora che, insospettiti dalla particolare attività produttiva dichiarata dall’azienda oggetto di verifica, (prodotti elettromedicali), hanno proceduto ad un’accurata ispezione della documentazione contabile amministrativa della società nonché all’esecuzione di appositi controlli incrociati. Di fatto, i responsabili della società , attraverso soggetti compiacenti, al fine di giustificare, tra l’altro, l’ultimazione del progetto oggetto di contributo, hanno utilizzato ed allegato alla documentazione di spesa, presentata per l’erogazione del finanziamento, fatture relative ad operazioni inesistenti per un imponibile di 2.200.000 euro ed I.V.A. per 550.000 euro.
L’ammontare della truffa, architettata fin nei minimi particolari, scoperta dalle Fiamme Gialle, è stata quantificata in 2.780.000 euro circa.
Il controllo portava alla segnalazione al Ministero delle Attività Produttive per il recupero del contributo già concesso, ammontante a circa 1.900.000 euro e il blocco dell’ultima rata pari a 880.000 euro nonché la segnalazione alla Procura della Repubblica di Cassino di quattro amministratori delle società coinvolte in ordine al reato di truffa e tentata truffa aggravata ai danni dello Stato, emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti e a false attestazioni rese a pubblico ufficiale.
Nel corso della stessa azione investigativa veniva avviata, nei confronti della azienda individuata, una verifica fiscale ai fini delle II.DD, dell’I.V.A. e dei tributi minori, al termine della quale veniva accertato che aveva omesso di dichiarare ricavi per oltre 2.300.000 euro con un’evasione ai fini dell’ Imposta sul Valore Aggiunto di oltre 1.300.000 euro e in materia di IRAP di circa 100.000 euro.
Le risultanze di cui sopra sono state constate a conclusione dell’esame della documentazione bancaria acquisita, dagli Istituti di Credito interessati, a seguito di specifica richiesta di accertamenti bancari.
Tutte le operazioni finanziarie transitate sui predetti conti correnti bancari e non giustificate sono stati recuperati a tassazione, quali componenti positivi di reddito non contabilizzati e non dichiarati, sia ai fini delle Imposte sui Redditi che dell’ I.V.A. e l’amministratore pro-tempore della società è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per violazione all’art. 5 del Dlgs. 74/2000 – Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.
Le attività di controllo, coordinate dal Comando Provinciale di Frosinone, sono state dirette dal Comandante della Tenenza, Lgt. Carlo D’Onorio, rientrano nel piano degli accertamenti predisposti nei confronti di soggetti percettori di finanziamenti pubblici (nazionali, regionali o locali), da destinare alla realizzazione e/o implementazione di opifici industriali.