A FROSINONE un modo diverso di festeggiare la fine dell’anno, prima dei cotechini e dei mortaretti: dire forte il proprio sì alla pace, custodendo però l’ambiente in cui viviamo. Questa l’iniziativa del Vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico, che ha invitato tutti gli uomini di buona volontà ad esprimere con un gesto semplice l’impegno per un mondo migliore. Marciare vuol dire innanzi tutto non stare fermi, non subire passivamente la nostra realtà ma prender la decisione di cambiarla. Accendere la fiaccola eprimere la volontà di essere vivi, protagonisti della propria esistenza. Frosinone è una delle città con la peggiore qualità dell’aria che respiriamo, la Valle del Sacco è inquinata: per questa ragione mons. Spreafico ha pensato di dare più forza al messaggio del papa in occasione della 43a Giornata Mondiale della Pace, chiedendo un segno visibile di protesta ma anche di impegno, in un giorno spesso dedicato soltanto alla spensieratezza. Quest’anno l’occasione è ancor più significativa perché il papa ha deciso di dedicare la giornata della pace alla difesa dell’ambiente. Infatti il tema è Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato. La marcia, organizzata di giovani della diocesi, prenderà l’avvio da Largo Turriziani, in Frosinone, alle ore 17 e proseguirà fino alla cattedrale di S. Maria, dove il Vescovo presiederà il Te Deum di ringraziamento per l’anno trascorso. Egli poi consegnerà il Messaggio di Benedetto XVI alle autorità presenti, tra le quali ci sarà il nuovo prefetto di Frosinone, Paolino Maddaloni.