Roma – L’ex assessore al Demanio della Regione Lazio, G. G. e gli imprenditori Roberto e Claudio Petrassi – padre e figlio – sono stati condannati oggi a 2 anni e 6 mesi ciascuno per l’accusa di corruzione. Secondo l’accusa, i due imprenditori avrebbero versato a G. G. 25mila euro. La sentenza è stata pronunciata dalla V Sezione penale del Tribunale di Roma, che ha anche dichiarato interdetti per la durata della pena inflitta i tre imputati dai pubblici uffici, dichiarandoli anche incapaci di trattare con la pubblica amministrazione. I fatti risalgono al 17 gennaio del 2003 ed erano stati oggetto di indagine da parte della procura di Potenza. Secondo l’accusa, G. G. avrebbe ricevuto i 25mila euro per favorire la società  Cogei, impegnata nel settore degli appalti per la realizzazione di opere pubbliche, riconducibile ai due imprenditori. All’ex assessore è stato contestato di aver agito per favorire i Petrassi nell’aggiudicazione di nuovi appalti presso la Regione Lazio nonche’ per creare nuove occasioni di lavoro. Nel dicembre del 2006 G. G. era stato già condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione perche’ coinvolto nella vicenda che ha avuto per protagonista ‘Lady Asl’, al secolo Anna Iannuzzi.