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Morto in treno, si sospetta il collasso etilico

Le cinque ore di autopsia svolte oggi pomeriggio nell’obitorio di Cassino (Fr) non sono state sufficienti per stabuilire con esattezza le cause della morte di Silvestro Leva il 41enne di Calvi Risorta (Ce). L’uomo è stato trovato cadavere nel treno Cassino Napoli in partenza dalla stazione di Cassino martedì alle 14. Sulla nuca dell’uomo erano presenti vistose ferite provocate da un’arma da taglio tipo punteruolo ma pare che nel corso dell’autopsia, quelle ferite, non sarebbero state considerate tanto profonde da poter giustificare il decesso dell’uomo. Per cui, pur non sapendo come Silvestro se le fosse procurate, le cause andavano cercate altrove. Inevitabile pensare ad una morte provocata dall’assunzione di sostanze o bevande. Pare infatti che l’uomo avesse bevuto molto prima di morire e non è da escludere che, proprio quell’eccessa quantità di alcool, pare si trattasse di vino, possa essere, se non la causa, quantomeno la concausa del decesso. A questo punto si sgonfia l’ipotesi dell’omicidio anche se i punti interrogativi restano. Con tutta probabilità Silvestro è rimasto nella carrozza all’interno della quale il giorno dopo è stato trovato, fin dal lunedì quando il convoglio è arrivato dalla Campania lunedì alle 21. Ci si chiede: quando il treno è stato parcheggiato, Silvestro era ancora vivo o è morto poi in solitudine senza che nessuno potesse aiutarlo? Se così fosse possibile che nessuno lo ha visto? Possibile che si possa morire così in un treno?
Ermanno Amedei

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