È particolarmente corposo l’ultimo numero di Studi Cassinati, il Bollettino di studi storici del Lazio meridionale edito dal CDSC onlus, Centro documentazione e Studi Cassinati. Gli argomenti sono di grande attualità . Prosegue il dibattito sulle origini e sulla paternità dei monumenti della Casinum romana (l’anfiteatro, il teatro, la c.d. tomba di Ummidia quadratilla) aperto dall’archeologo Filippo Coarelli con una revisione a dir poco rivoluzionaria; rispondono, ora, gli esperti della soprintendenza archeologica, l’archeologo Alessandro Betori e l’arch. Silvano Tanzilli con argomentazioni molto interessanti.
Il direttore Emilio Pistilli interviene con due note su una suggestiva rilettura del Placito cassinese (Carta Capuana) del 960 e sulle origini della Casino australiana.
Nicola Severino torna sulla misurazione del tempo e sulle meridiane in Ciociaria.
Una serie di “Lettere al direttore†tiene vivo il dibattito sul brigantaggio postunitario in Terra di lavoro e sulla rilettura storica dell’unità d’Italia.
Per il periodo immediatamente successivo si pubblica uno studio di Costantino Iadecola sugli omicidi, grassazioni, furti e danneggiamenti ad Aquino tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.
Riguardo alle vicende della seconda guerra mondiale nel Cassinate troviamo una memoria del dott. Schoettle, da Amburgo, circa il decesso a Cassino nel 1944 del padre, medico dell’esercito tedesco combattente lungo la Linea gustav, ed una interessante rassegna dei problemi sanitari che riguardarono la popolazione civile del Cassinate durante la guerra, elaborata dal dott. Diego Morigine.
Il presidente CDSC, Giovanni Petrucci, ricorda come fu restaurata, presso la falegnameria del padre, la sala capitolare di Montecassino appena dopo la guerra.
Sempre da S. Elia Benedetto Di Mambro tratta dell’enigma della scomparsa chiesetta medievale di S. Elia profeta.
Infine Felice Cipriani ci parla della dolorosa dipartita di Guido Varlese, illustre avvocato cassinate e compianto socio del CDSC.