Barbona per amore, a 18 anni lascia la casa per seguire un clochard 47enne
26 Febbraio 2010 8 Di redazione[flashvideo file=http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/wp-content/uploads/2010/02/definitivo.flv image=http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/wp-content/uploads/2010/02/bruno-valentina.jpg /]
CategoriaVideoNotizia
8 commenti
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Complimenti all’intervistatore, davvero un bel servizio con domande leggere ma interessanti.
Il 14 febbraio di quest’anno, su le pagine di Cassino de La Provincia Quotidiano, è stata pubblicata a mia firma la storia d’amore di Bruno e Valentina dal titolo: “Un amore a prova di geloâ€. Lo scoop Il puntoamezzogiorno arriva con due settimana di ritardo senza neanche avere il buongusto di citare la fonte. Tra giornalisti seri funziona così.
Angela Nicoletti
Quando “rosica” bisognerebbe grattarsi in silenzio, altrimenti si finisce per dire stupidaggini come ad esempio che noi de Il Punto a Mezzogiorno non siamo giornalisti seri. Quando diciamo che la storia della Clochard pubblicata dal settimanale nazionale Visto è stata lungamente trattata dal nostro giornale on Line, intendiamo, come data del primo articolo, il 22 aprile 2009
http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2009/04/22/studentessa-di-18-anni-scappa-con-barbone-45enne/
Una data sicuramente precedente al 14 febbraio scorso. Non mi pare che il quotidiano La Provincia e la sua “giornalista seria” abbia citato “il nostro scoop”. Comunque… sorridiamo.
Ermanno Amedei
“Rosicare” è un termine arcaico che poco c’azzecca con il resto della frase peraltro sgrammaticata come tutto ciò che viene pubblicato. Non si discuteva sul precedente della vicenda visto che è stata ampiamente trattata da tutti i quotidiani dell’epoca e quindi non vedo quale possa essere lo scoop. Ho parlato di giornalisti seri ma come mi ha fatto notare il signor Amedei ho fatto un errore. Rettifico, tra giornalisti professionisti seri funziona cosi. Mi associo alla risata. Anzi per dirla alla totò ‘mi scompiscio’
E’ bello sapere di essere capaci di far “scompisciare”, almeno qualche volta, qualcuno; anche se da semplici giornalisti pubblicisti. Ma i “Professionisti” dello “scompiscio” quotidiano… sono altre, ed anche ben note alla piazza.
E invece sì, si discuteva di chi doveva essere citato come fonte e, certamente non poteva esserlo il quotidiano La Provincia, tantomeno la sua Professinista che, però, dimostra di “apprezzare” sempre i nostri articoli sgrammaticati (vedi la storia dei “rapinatori per disperazione”) tanto da prenderne spunto per i propri senza citarne la fonte. Ad onor del vero non è stato sempre così. In altre circostanze, infatti, l’abbiamo ringraziata per l’onestà di aver correttamente menzionato il nostro quotidiano on line. A proposito di serietà , dal basso del nostro essere giornalisti pubblicisti, abbiamo la presunzione di insegnarla a chinque, soprattutto ad un certo tipo di giornaliste professioniste.
P.S.: Il termine rosicare sarà pure arcaico, (per decisione della giornalista professionista Nicoletti) ma è maledettamente calzante.
Chiudiamo qui lo spiacevole scambio di battute. Il nostro giornale esiste per informare i lettori e non per annoiarli con questioni personali. Se c’è altro da aggiungere, e chiunque volesse farlo, il mio numero telefonico è 328 6656046.
Ermanno Amedei
buonasera, sono una semplice lettrice on line de “il punto a mezzogiorno” e come tale ritengo inopportuno l’intervento di una giornalista sullo spazio riservato ai commenti di un articolo. Credo si debbano trovare occasioni diverse da queste per discutere di chi è uno scoop….a noi nn interessa….e mi associo al commento di Gianluigi riguardo la bravura dell’intervistatore….Buona serata
I miei complimenti ad Ermanno, la cui penna non è una scoperta di questi giorni né legata all’articolo di Visto: in tempi non sospetti gli chiesi di far parte della mia squadra. E vederlo all’opera a questi livelli mi riempie di gioia e soddisfazione. Soprattutto vedere l’invidia che lo circonda è un piacere: spesso rappresenta l’unico metro tangibile della propria bravura.
Vedo che Ermanno Amedei ha fatto un gran bel servizio, con domande semplici ma efficaci. E soprattutto ha portato la cosa alla ribalta nazionale, come meritava.
Ma la ragazza si chiama Valentina o Manuela, come si evince alla fine del video?
Comunque okkio ai “professionisti” del rosico.