Aveva dichiarato chiusa l’azuienda edile, ma continuava a esercitare, guadagnare ma senza pagare le tasse. Lo hanno scoperto gli uomini della guardia di finanza di Frosinone al comando del colonnello Giancostabile Salato che hanno individuato 5.6 milioni di euro di ricavi sottratti alle casse dell’erario e 1.700 di Iva evasa. La verifica fiscale è stata condotta nei confronti di una impresa edile di Boville Ernica (Fr).
L’ingente evasione fiscale è stata scoperta grazie alle indagini finanziarie che hanno consentito di ricostruire, attraverso l’esame dei conti correnti, i flussi monetari che l’imprenditore ciociaro aveva dimenticato di dichiarare al fisco.
In particolare nel corso delle attività ispettive si è accertato che l’impresa oggetto di controllo attraverso consistenti operazioni commerciali ha realizzato comportamenti omissivi non dichiarando ricavi e componenti positivi di reddito.
Inoltre l’iter fraudolento ricostruito dai finanzieri ha evidenziato come l’impresa commerciale operava in assoluto dispregio della vigente normativa fiscale infatti dopo aver chiuso formalmente l’attività edile attraverso la cessazione della partiva iva continuava la propria attività in modo normale logicamente evitando di pagare le tasse.
Complessivamente sono statI contestati:
• 5.685.000 euro di ricavi sottratti;
• 1.700.000 euro di Iva evasa;
• 242.000 euro di IRAP.
L’azione di servizio condotta a tutela dell’Entrata si è ispirata, come di consueto, agli indirizzi strategici trattati in materia dall’Autorità di Governo anche attraverso un rafforzamento della presenza ispettiva sul territorio ed una selezione mirata dei contribuenti da sottoporre a verifica.