Adriana Cartoccio ha compiuto oggi cento anni, ben portati, lucidissima ed in ottime condizioni di salute, circondata dall’affetto dei suoi familiari, in particolare del figlio Nando e della nuora. A nome della città di Cassino, il sindaco Bruno Vincenzo Scittarelli, come da tradizione, ha donato alla donna una targa commemorativa ed ha ascoltato i ricordi che Adriana Cartoccio continua a custodire tramandandoli alle nuove generazioni.
Dopo aver ringraziato il sindaco per il pensiero avuto, ha tracciato un lucido spaccato della sua lunga vita ricordando che da ragazza lavorava nel negozio di generi alimentari e forno che il padre gestiva negli anni ’30 a Finale Ligure. In quel paese viveva anche la sorella di Augusto Vallone, maresciallo maggiore dell’Aeronautica, che poi diventerà suo marito. Adriana ed Augusto, infatti, si conobbero proprio nella città ligure quando lui vi si recò per trovare la sorella ed un suo commilitone, che, fatalità , era proprio il fratello di Adriana. “Mi conobbe e dopo un po’ mi portò via con lui ad Esperia, suo paese di origine.
Poi ci trasferimmo a Cassino, in una casa in via Sferracavalli, sotto la Rocca Janula, la vecchia Cassino, distrutta completamente dalla guerra. Tornammo ad Esperia da sfollati, dove siamo stati per otto mesi, vivendo anche nelle grotte di montagna, insieme ai miei figli Ferdinando e Renzoâ€, ora scomparso.
Proseguendo nel suo racconto, Adriana ricorda che nel periodo vissuto da sfollati ad Esperia imparò a portare sulla testa la “cannata†piena d’acqua, a macinare il grano in artigianali mole in pietra realizzati dal marito e dal suocero.
Definisce la sua vita passata “piena di sacrifici, ma ora, nonostante l’età , è belloâ€; segno di una quotidianità serena e tranquilla in armonia con la propria famiglia.