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Ladri di rame razziano quattro chilometri di ferrovia, tre uomini in manette

Due notti di lavoro per rendere inutilizzabile quattro chilometri di line ferroviaria della socirtà Sangritana, una terza notte di lavoro sarebbe servita a tre rumeni, invece, per caricare e portar via le quasi tre tonnellate di treccia di rame che avevano depredato dalla strada ferrata. La tratta ferroviaria…

è quella che da Santa Lucia portava a Sant’Eusanio del Sangro; attualmente, seppure la linea è perfettamente funzinante, non vi transitano treni di pendolari. Approfittando, quindi, che la linea non è sotto tensione elettrica, tre rumeni residenti a Orsogna (Ch) hanno inizato a staccare la preziosa “treccia” che scorre sospesa sui pali a diversi metri di altezza. I tecnici della Sangritana hanno notato che i cavi non erano più tesi come dovevano essere e, sospettando cosa stava accadendo, hanno informato i carabinieri della stazione di Castelfrentano (Ch). Questa notte, quindi, i militari comandati dal maresciallo Fernando Giannuzzo e coordinati dal tenente Palma Lavecchia, si sono appostati ed hanno atteso, a – 3 gradi sottozero, che i tre tornassero a recuperare il rame. E’ stato allora che sono scattate le manette ai polsi di Lorint Rus, 43 anni, Botis Sorv Wasil, 22 anni e Adrian Woicu 27 anni, tutto rumeni residenti a Orsogna, impiegati saltuariamente nelledilizia. Il bottino raccolto avrebbe fruttato loro circa 18 mila euro ma, alla Sangritana, per ripristinare la linea, costerà, invece, oltre 200 mila euro. I tre, quindi, dovranno rispondere oltre che per il furto aggravato, anche per attentato alla sicurezza dei trasporti.
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