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Mario Abbruzzese interviene sul “Piano casa”

“Sono convinto che il rilancio dell’economia della Provincia di Frosinone e di tutta la Regione Lazio passi anche attraverso il “Piano casa” varato dal Governo, un Piano molto attento alle esigenze dei cittadini, una grande opportunità per nuove occasioni di lavoro, una boccata di ossigeno per tutto il settore edilizio, in grossa sofferenza, che solo nella nostra zona ha fatto registrare perdite di centinaia di posti di lavoro, portando molte imprese del territorio a rischio chiusura”. Questo il commento del candidato del Pdl alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, Mario Abbruzzese.
“Il Piano è una grande risposta alla gravità del momento – ha continuato l’esponente del Popolo della Libertà – ed ha esattamente l’obbiettivo di rilanciare l’economia del settore edilizio, dare adeguata risposta ai bisogni abitativi delle persone e delle famiglie, migliorare la qualità del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente dal punto di vista architettonico, funzionale ed energetico. La legge è stata pensata per venire incontro alle esigenze delle famiglie che potranno, con misure come ampliamenti, demolizione e ricostruzione, e anche attraverso incentivi volumetrici, rinnovare e riqualificare il patrimonio edilizio già esistente. Ma è anche una grande risposta – ha sottolineato Abbruzzese – all’insaziabile fame di case delle fasce sociali più deboli, messe a dura prova dalla situazione economica e occupazionale disastrosa a cui si è assistito nell’ultimo anno”.
L’attenzione in queste ultime settimane si è concentrata soprattutto sugli interventi di ampliamento degli edifici abitativi, ma in realtà ancor più importante è la possibilità di riqualificare il patrimonio edilizio. Il piano casa ha ottenuto già le delibere attuative in 18 regioni su 22, ma non tutti i Comuni hanno tenuto il passo, non hanno cioè ancora illustrato quali sarebbero le aree dove si può intervenire e quelle off-limits, tipo i centri storici e così via.
“Molti edifici fatiscenti, inutilizzabili, in questo contesto beneficeranno in un’operazione che andava fatta comunque, prima o poi, e che a questo punto riceve un’incentivazione – ha ricordato il candidato pidiellino -. Purtroppo molte aspettative del territorio sono state disattese dal governo regionale uscente di centrosinistra. Gravissimo il fatto che nel redigere il piano regionale si è deciso di escludere da ogni beneficio i centri storici e le zone agricole. E’ fortemente discriminante il fatto che possono beneficiare della normativa nazionale solo i coltivatori diretti e i loro eredi. In questo modo, ad esempio, sono rimasti esclusi i tantissimi – spesso emigrati – che vivono nelle case costruite comunque su un piccolo appezzamento appartenente da sempre alla loro famiglia. E’ stato disatteso inizialmente anche il principio della semplificazione amministrativa, soprattutto con i costosi fascicoli di fabbricato. Ancora una volta il Consiglio regionale del Lazio – ha continuato Mario Abbruzzese – ha dovuto fare marcia indietro e il 22 gennaio scorso ha accantonato l’obbligo di presentare il fascicolo di fabbricato per gli interventi di demolizione e ricostruzione. Intanto, si è perso tanto tempo, e di fatto il Piano, nel Lazio, non riesce ancora a decollare. Dobbiamo prendere atto che anche in questo caso lo spirito di una grande legge del Popolo della Libertà, finalizzata allo sviluppo e alla ripresa, è stato in gran parte stravolto dall’amministrazione di centrosinistra alla Regione Lazio. In questo momento di crisi – ha concluso l’esponente del Popolo della Libertà – bisogna dare piena certezza operativa alle nostre imprese e agli Enti locali, affinché possano creare concrete opportunità lavorative e d’impresa. Il tutto senza le solite incertezze e le pastoie burocratiche, che il Governo sta cercando con grandi sforzi di eliminare e la sinistra sistematicamente ricrea”.

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