“Lo sviluppo economico, il benessere generalizzato e una buona qualità della vita sono direttamente collegati al livello del sistema integrato dei trasporti. Per questo ritengo che la nostra Provincia, godendo di una posizione geografica invidiabile, posta tra le maggiori metropoli del centro Italia, Roma e Napoli, e le coste del Tirreno e dell’Adriatico, deve assolutamente qualificare e migliorare la rete della mobilità esistente ma anche integrarla e razionalizzarlaâ€. Questo è quanto sostiene Mario Abbruzzese, candidato del Popolo della Libertà alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo. “I trasporto pubblico, al momento, rappresenta uno degli anelli deboli di una Regione – ha sottolineato l’esponente politico pidiellino – che ha un indice di accessibilità pari al 57,4, poco al di sopra della media nazionale, ma lontana da quello di Regioni più industrializzate e a più elevato Pil, (68,4 l’indice della Lombardia e addirittura 70,6 il Piemonte). La nostra Provincia presenta flussi di mobilità notevoli sia in entrata che in uscita, ed entrambi hanno criticità e debolezze su pendolarismo (la mobilità legata a motivazione di lavoro o studio), e spostamenti turistici. Il sistema dei trasporti nel Lazio è particolarmente deficitario sul fronte del pendolarismo, che interessa non meno di 400.000 cittadini ogni giorno. La Regione Lazio, nel 2008, ha stanziato per le ferrovie regionali poco meno di 7 milioni di euro, lo 0,02% del bilancio regionale – ha sottolineato Mario Abbruzzese -. Questa mancanza di attenzione del governo regionale di sinistra nei confronti dei pendolari delle ferrovie si concretizza in precarie condizioni di trasporto, con treni che arrivano sempre in ritardo, o con imprevisti incredibili. Basti vedere, ad esempio, quello che accade sulle linee regionali, dove i treni arrivano con ritardi che variano dai 10 ai 50 minuti. Un altro dato preoccupante – ha continuato il candidato del Popolo della Libertà – che emerge leggendo la tabella dei finanziamenti pubblici concessi tra il 2002 ed il 2008, è che oltre il 70% di questi sono andati a strade ed autostrade, mentre a Tav, ferrovie e metropolitane è stato concesso meno del 30%, palesando una scarsa attenzione verso le modalità di trasporto più utilizzate dai pendolari, treni e pullman. Occorre un’inversione di tendenza – è la ricetta di Abbruzzese per risolvere il problema – che privilegi il finanziamento del trasporto regionale pubblico, per cui la Regione Lazio deve aumentare tale importo e, al tempo stesso, ricorrere ai fondi strutturali dei Por 2007/2013, destinati alla mobilità e a pianificare una nuova strategia della mobilità regionale, finalizzata al miglioramento della qualità del servizio e dei tempi di percorrenza, limitando così anche il traffico stradale e quindi l’inquinamento. All’interno di questa nuova strategia di mobilità – ha affermato Mario Abbruzzese – bisogna inserire anche l’ottimizzazione della rete stradale esistente, a partire dal potenziamento della Statale Casilina, ed al completamento e la progettazione di collegamenti trasversali che siano in grado di raccordarsi con le due principali arterie nord-sud, Autostrada del Sole e Casilina. Limitare i tempi di percorrenza e potenziare le infrastrutture della mobilità nella nostra Provincia – ha concluso il candidato del Pdl – sono gli obiettivi prioritari che il prossimo governo regionale dovrà raggiungere, al fine di migliorare la qualità della vita dei lavoratori pendolari e degli studenti, per costituire quel valore aggiunto utile a favorire nuovo sviluppo economico, non ultimo quello legato al turismoâ€.