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REGIONALI 2010 (Frosinone) / Tagli alle cliniche private, Abbruzzese: “Fermiamo chi sta solo creando disoccupazione, distruggendo eccellenze della nostra sanità”

“Sono seriamente preoccupato per il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori della nostra provincia, professionalità qualificate e specializzate, che da anni sono impiegati nella cosiddetta sanità privata”, è stato il secco commento di Mario Abbruzzese, capogruppo del Pdl nell’Amminsitrazione provinciale di Frosinone, dopo aver appreso la notizia che la Regione Lazio, in questi giorni, sta per effettuare un maxi-taglio economico, e quindi di posti di lavoro, ai danni di case di cura per acuti, di riabilitazione e di lungodegenza. “Tagli senza il benché minimo criterio – a commentato il candidato del Pdl alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale – a carico di chi eroga servizi sanitari indispensabili alle famiglie della nostra Provincia”. In questi giorni, chi sta amministrando la Regione, ha iniziato a convocare, negli uffici della Pisana, i vertici delle strutture private. Il tutto per proporre loro accordi vincolanti per il 2010. La Regione, a quanto sembra, sta per far accettare alle cliniche in questione: un taglio del 5% per la specialistica ambulatoriale; un taglio del 6% per la riabilitazione, prevedendo, inoltre, la partecipazione alla spesa per gli utenti (tutti disabili gravi molti dei quali in età evolutiva) che accedono ai centri, e un ulteriore taglio del 10% per l’attività di Neuropsichiatria. “Un’operazione inaudita, fatta senza nessun criterio logico – ha continuano Mario Abbruzzese -. Per la sola attività di riabilitazione post-acuzie, la più penalizzata nel 2009, sono stati decontrattualizzati 371 lavoratori, con un risparmio di 27 milioni di euro. Ora la Regione vorrebbe mettere a punto un provvedimento che, per riportare nello standard la spesa sanitaria, nel 2010 prevede un ulteriore taglio di altri 962 posti di lavoro. Il tutto – ha detto preoccupato l’esponente politico provinciale del Pdl – si traduce in gravi disagi alla popolazioni. Quello che oggi viene fatto egregiamente dalle strutture sanitarie private – ha sottolineato Abbruzzese – dovrà essere fatto dalla sanità pubblica, generando un ulteriore aumento della spesa, ma anche incremento della disoccupazione. A conti fatti – ha affermato il candidato del centrodestra – la Regione Lazio si troverà con 1500 operatori sanitari che perderanno il loro posto di lavoro”. Nel 2009 la sanità privata accreditata regionale è stata decurtata di 994 posti letto, complessivamente con un risparmio di 54 milioni di euro a fronte del disavanzo dichiarato dalla Regione Lazio per il 2009 di 1350 milioni . “Bisogna fermare – è stato il grido d’allarme lanciato da Mario Abbruzzese – chi per far quadrare i conti della sanità regionale, in profondo rosso, sta solo creando altra disoccupazione, mettendo in crisi strutture private che rendono prestazioni d’eccellenza ai tanti cittadini del nostro territorio”.

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