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Scacco all’industria del falso, scovati a Roma i magazzini che rifornivano il frusinate

Dopo mesi di indagini gli uomini del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Frosinone hanno assestato un nuovo durissimo colpo alle imprese costituenti la “filiera del falso” nell’area del frusinate e nell’interland della capitale.
In particolare, i finanzieri del Nucleo Mobile, nella prima fase investigativa hanno individuato 2 negozi del capoluogo dediti alla commercializzazione di capi e accessori recanti il marchio delle più note “griffe” abilmente contraffatte, procedendo al sequestrato di ingenti quantitativi di prodotti industriali taroccati, e segnalando alla competente Autorità Giudiziaria 2 persone.
Tale attività non si è limitata alla sola individuazione dei due commercianti del falso, ma è proseguita attraverso una delicata attività info-investigativa che ha permesso di individuare anche un insospettabile fornitore proveniente dalla vicina Campania, nei cui confronti è stato operato un ulteriore sequestro di numerosi capi contraffatti ed una autovettura utilizzata per l’illecito commercio.
L’ulteriore azione investigativa ha consentito alle fiamme gialle di individuare nella capitale uno dei maggiori luoghi di smistamento e stoccaggio dei prodotti falsificati, prima di essere destinati al mercato delle maggiori piazze del centro sud e del Frusinate.
L’operazione ha consentito di scoprire, in due aree diverse della capitale, altrettanti depositi costituiti da un box auto e un containers, all’interno dei quali sono stati rinvenuti e sequestrati ingenti quantitativi di merce abilmente contraffatta. L’operazione consentiva, altresì, di fermare e segnalare all’autorità giudiziaria un cittadino extracomunitario che è risultato essere una importante pedina dello scacchiere che domina e gestisce l’intero mercato.
Un migliaio di capi di abbigliamento costituiti da giubbotti e piumoni con marca MUSEUM, D & G, BELSTAFF, WOOLRICH, scarpe NIKE, HOGAN, GUCCI, e accessori ARMANI sono stati sottoposti a sequestro.
L’operazione mira a contrastare il fenomeno della contraffazione andando a colpire direttamente i grossisti del falso che invadono il mercato ciociaro.
I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Frosinone continuano la loro capillare ed assidua attività di controllo sul territorio, non solo per tutelare la proprietà di “marchi industriali”, la fallace indicazione del “made in Italy” e “l’uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell’Italia”, macrosettore questo, prepotentemente entrato a far parte dei preminenti compiti istituzionali del Corpo, ma anche a tutela della salute dei cittadini visto che la qualità delle merci “taroccate” sottoposte a sequestro, risulta, sebbene abilmente contraffatte, confezionata con materie prime non sottoposte ai “specifici controlli di qualità” previsti dalla normativa italiana.
Nondimeno, la cosiddetta filiera del falso va, nella maggior parte dei casi, a finanziare la criminalità organizzata che trova nello specifico settore uno eccezionale strumento di finanziamento ed arricchimento, senza trascurare il fatto che lo specifico illegale commercio ammonta ogni anno a svariati miliardi di euro di evasione fiscale, senza trascurare la grave “offesa” al funzionamento del libero mercato dei beni, dei servizi e della concorrenza.

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