Allarme scabbia nella scuola materna, due casi preoccupano i genitori
24 Marzo 2010Due casi di scabbia, uno accertato, l’altro sospetto (i genitori non hanno voluto sottoporre la figlia alla visita) sono stati riscontrati tra i 120 bambini della scuola materna di via Zamosch trasferita, il mese scorso, in un’ala del plesso della D’Annunzio in piazza Green. Da alcuni giorni, i bambini avevano iniziato a sentirsi male e il sospetto che si potesse trattare della infezione curtanea è cresciuto fino a trovare, questa mattina, conferma nella visita fatta ad uno dei bimbi, dai medici della sezione medicina scolastica della Asl. Inevitabile, a quel punto, è stato informare i genitori degli altri bambini che, di fronte al rischio che i loro figli potessero essere contagiati, hanno reagito a muso duro. Innanzitutto ritengono tardiva la comunicazione. E’ vero però che il bambino che certamente ha contratto l’infezione non frequenta la scuola da lunedì. Domani i medici della Asl torneranno nuovamente a scuola per visitare gli altri bambini e individuare eventuali fattori di rischio. I genitori però sono infuriati e, alcuni di loro, minacciano di non mandare più i figli a scuola fino a quando la questione non sarà chiarita e il rischio di contagio non sarà completamente svanito. “In quella scuola – denunciano alcune mamme – c’è un solo bagno per 5 classi, circa 120 bambini. Inoltre l’acqua fredda impedisce di lavarsi le mani e, per questo, abbiamo dovuto comprare loro le salviettine umidificate”.
Ermanno Amedei
LA SCABBIA
Che cos’è
La scabbia è una malattia infettiva contagiosa che colpisce la pelle. Un tempo legata a situazioni di povertà e scarsa igiene, la scabbia può colpire oggi persone di ogni ceto sociale, indipendentemente dall’igiene personale.
Da che cosa è provocata
La scabbia è provocata da un parassita (sarcoptes scabiei), un acaro invisibile ad occhio nudo, che scava cunicoli sotto la cute umana, dove depone le sue uova, da cui in alcuni giorni si sviluppano i parassiti adulti.
Come si manifesta
Il sintomo principale della scabbia è il PRURITO, che inizia dopo un periodo variabile da 2 a 6 settimane dal contatto con l’acaro. Il prurito aumenta di intensità la notte, in quanto il calore del letto incrementa l’attività degli acari.
Sulla cute compaiono lesioni di vario tipo, come papule (piccole chiazze rosse in rilievo), vescicole e lesioni lineari, corrispondenti ai cunicoli scavati dall’acaro. Possono essere presenti croste o infezioni della pelle conseguenti al trattamento. Le zone più frequentemente colpite sono: gli spazi fra le dita delle mani e dei piedi, i polsi, i gomiti, le ascelle, le regioni sottomammarie, l’addome, i genitali maschili e le natiche.
Come si trasmette
La scabbia si trasmette per contatto con la cute della persona affetta e/o con la biancheria del letto e gli indumenti contaminati.
Come si Cura
La scabbia non è una malattia grave, ma non guarisce senza adeguato trattamento. La cura consiste nell’applicazione sulla cute di farmaci antiparassitari: sono in commercio prodotti sottoforma di lozione o crema, da usare secondo prescrizione medica. È fondamentale, qualunque sia il prodotto prescelto, praticare il bagno o la doccia prima di ogni applicazione e sostituire la biancheria personale e del letto dopo ogni applicazione. La durata del trattamento dipende dal tipo di prodotto usato: in ogni caso esso va completato secondo prescrizione medica. È utile sapere che la contagiosità si riduce progressivamente nel corso della terapia. La persistenza del prurito dopo la fine del trattamento è per lo più dovuta a fenomeni irritativi, in una piccola percentuale di casi, si tratta invece di una recidiva della malattia. La situazione va comunque sempre valutata dal medico per i provvedimenti del caso.
COME EVITARE LA DIFFUSIONE DELLA SCABBIA
Se si è venuti a contatto con una persona affetta da scabbia è necessario:
•effettuare il trattamento preventivo consigliato dal medico, dopo il bagno o la doccia;
•sostituire la biancheria personale, le lenzuola, le federe e gli asciugamani dopo ogni applicazione;
•lavare la biancheria in lavatrice a temperatura superiore ai 60° C;
•porre in un sacco impermeabile tutto ciò che non è lavabile ad alte temperature (coperte, cuscini, capi in lana), lasciarlo chiuso per almeno 48 ore e poi esporlo all’aria. L’acaro non può sopravvivere a lungo lontano dalla pelle umana.
Se si assiste in ospedale una persona in trattamento per la scabbia è necessario:
•utilizzare guanti e camice monouso ogni volta che si viene a contatto con la cute, le lenzuola, la biancheria del paziente;
•lavare le mani dopo aver tolto i guanti.
Aromaterapia
Alcune applicazioni
di oli essenziali
O. E. PINO SILVESTRE
Antinfiammatorio, antiparassitario, antisettico, espettorante. Rigenerante, vivificante, energetico, antidepressivo.
PEDICULOSI (pidocchi) Formare una crema, con crema od oli neutri, nelle dosi di 50 ml e dieci gocce di Rosmarino.
SCABBIA Formare una crema, con crema od oli neutri, nelle dosi di 50 ml e dieci gocce di Rosmarino.