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Camorra, in Abruzzo la casa vacanze della famiglia del Boss

La notizia dell’arresto di Ciro Gallo, il 34enne ritenuto dagli inquirenti, personaggio di spicco della camorra casertana ha riecheggiato a lungo fino ad arrivare in una piccola comunità montana dell’Abruzzo e sconvolgerne la cittadinanza. Lettopalena è un paesino tranquillo in provincia di Chieti, conta alcune centinaia di anime e lì, la famiglia Gallo, è molto conosciuta. Gli zii, le zie, il padre di Ciro, e lo stesso Ciro, trascorrevano le vacanze estive apprezzando il paesino, a tal punto da costruirvi sontuose ville. Il 34enne arrestato la scorsa settimana a Frattamaggiore, era latitante e ritenuto elemento del gruppo di camorristi che facevano capo a Giuseppe Setola, lo stragista dei Casalesi che uccise sei extracomunitari a Castel Volturno la notte del 18 settembre del 2008. A Lettopalena, Giovanni Gallo, padre del boss, è conosciutissimo anche per la sua devozione a Padre Pio. Era il 2001 quando donò alla comunità un gruppo statuario con una raffigurazione a grandezza d’uomo del Santo di Pietrelcina. L’opera gli costò circa 15 milioni di vecchie lire e venne inaugurata in pompa magna in piazzale Aventino di fronte all’abbazia di Santa Maria di Monte Planizio. In paese la notizia dell’arresto di Ciro, e quindi della vicenda che riguarda da vicino la famiglia Gallo ha squarciato il silenzio. Una sorta di passaparola tra paesano a paesano, traendo notizie per lo più da chi si informa attraverso i siti internet. In tanti, a Lettopalena, hanno partecipato alle gite che Giovanni organizzava a sue spese per portare la gente del posto in pellegrinaggio a Pietrelcina. Oggi, la stessa gente si domanda chi realmente fossero i Gallo.


Er. Amedei
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