Il sistema ricostruzione de L’Aquila, illustrata a Londra
15 Marzo 2010Ha raccolto molto interesse il convegno organizzato dall’Istituto di Cultura d Londra, in collaborazione con la Marketing&Eventi di Lanciano (Ch), incentrato sulla ricostruzione a L’Aquila. La manifestazione, presieduta dal Ministro Giovanni Brauzzi, incaricato d’affari dell’ambasciata italiana a Londra, con la partecipazione del Mayor London Borough of Hammersmith & Fulham, Alex Karmel e di altre autorità italiane e britanniche, ha suscitato molta attenzione soprattutto per gli interventi che si stanno eseguendo nel capoluogo abruzzese. Sono stati Giorgio Croci, della Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici del Ministero per i Beni e le attività culturali, docente presso l’Università La Sapienza di Roma, il vice commissario delegato per la tutela dei Beni culturali, Luciano Marchetti, coordinatore degli interventi nella città , e Lisa Ackerman, vice presidente esecutivo e Chief Operating Officer presso il Fondo Mondiale per i Monumenti, che finanzia il restauro dell’Abbazia di San Clemente in Casauria, a calamitare l’attenzione dei presenti.
L’Aquila vista come un grande cantiere a cielo aperto, nel quale si lavora in condizioni difficili, a volte proibitive o pericolose, ma con l’obiettivo preciso di ridare vita alla sua secolare storia. Lo ha evidenziato nel suo intervento il vice commissario Marchetti, parlando su “Terremoto e ricostruzione; un modo di preservare i monumenti e le bellezze de L’Aquila” e mostrando come si è operato finora e come si lavorarà in appresso. Così come il prof. Croci, che dal ha descritto in modo specifico il caso dell’unica chiesa gotica sopravvissuta a L’Aquila, testimonianza dell’arte e della fede del 13mo secolo, con un intervento su “Danni e Interventi urgenti nella Basilica di Collemaggio”. Infine, la prof. Ackerman, che ha parlato invece su “Il Fondo Mondiale per i Monumenti e la ripresa dai disastri in Italia: Venezia, Assisi e l’Abruzzo”. Tutti comunque concordi nel definire positivo il restauro in atto dei monumenti in situazioni di emergenza.
Nel corso degli interventi sono state proiettate le immagini del post-terremoto, che la Marketing&Eventi, per conto della Regione Abruzzo, ha portato a Londra per poter essere proposte al pubblico inglese. Foto scattate da Danilo Balucci, Michele Camiscia, Roberta Censorii, Marco D’Antonio, Federico Deidda, Roberto Grillo, Pietro Guida, Fabio Iuliano, Claudio Lattanzio, Raniero Pizzi e Fabio Sciarra, contenute nel volume “Il coraggio della speranza” (volume pubblicato dalla Regione e curato dalla Fondazione L’Abruzzo Risorge onlus).
Una parte importante nella serata londinese curata dalla Marketing&Eventi hanno avuto i prodotti tipici abruzzesi, offerti da aziende quali: Oleificio De Laurentiis-Roccascalegna (Ch), Le Specialità e i Preparati di Fior di Maiella-Guardiagrele (Ch), I Formaggi di Pietrapènta-Gessopalena (Ch), Azienda Vinicola Santoleri-Guardiagrele (Ch), Le Dolcezze D’Abruzzo “Mamma Lisaâ€-Rocca San Giovanni (Ch), Birrificio Artigianale Maiella-Casoli (Ch), Salumificio Artigianale Di Fiore-Fresagrandinaria (Ch), Dolciaria Di Mascio “Pan dell’Orsoâ€-Scanno (Aq), I salumi della Maiella-Civitella Messer Raimondo (Ch). Un successo dovuto a chi prosegue ancora nel solco della tradizione gastronomica, particolarmente apprezzato da chi ha avuto l’opportunità di prendere parte alla manifestazione.
Gusti e sapori che hanno aperto la porta a nuove iniziative che la Marketing&Eventi ha messo in cantiere nel progetto di collaborazione disegnato dall’azienda frentana e l’Istituto di Cultura di Londra. Per il prossimo giugno è in fase di definizione un altro importante evento, che si svilupperà nell’intero mese e contribuirà a far conoscere la nostra regione in Gran Bretagna. Si tratta di una serie di incontri con la cucina abruzzese, che vedranno protagonisti alcuni degli chef più importanti d’Abruzzo, con momenti dedicati alla didattica con mini corsi dedicati alla preparazione di alcuni piatti e con la conoscenza dei territori dove i prodotti vengono coltivati e curati e che rendono particolari quei piatti.