Altri due chilometri di ferrovia gestita dalla società Sangritana sono stati rsi inagibili nel territorio di Castelfrentano (Ch) in località Santa Lucia. I cavi penzoloni sono la prova evidente del passaggio dei ladri che hanno strappato, questa volta, due chilometri di cavo elettrico per estrarne il prezioso rame. La tratta ferroviaria in questione non è adibita al trasporto persone per cui la rilevazione del furto non è stata immediata. La metodologia utilizzata dai ladri è la stessa con cui il mese scorso tre rumeni hanno depredato e distrutto 4 chilometri della stessa ferrovia; i ladri agiscono in due tempi, prima per tagliare i cavi e poi per caricare i quintali di rame su appositi camion per venderlo sul mercato nero. In quella circostanza i tre autori del furto sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Lanciano. Si era stimato che il danno apportato alla Sangritana fosse di circa 150 mila euro. Processati per direttissima, hanno patteggiato una pena a due anni di reclusione, ma essendo incensurati, sono stati rimessi in libertà senza neanche aver visto il carcere. Nell’ultimo episodio però, i ladri l’hanno fatta franca, almeno per il momento.