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Primavera, tempo di allergie, ne soffrono circa 10 milioni di italiani

Non sempre l’arrivo della primavera è salutato con gioia. E coloro che guardano all’avvicinarsi della bella stagione con apprensione sono circa i 10 milioni di italiani che soffrono di una forma di allergia. Tra questi, un bambino su tre, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, con un incremento allarmante di patologie da allergia negli ultimi anni: in Italia dal 1950 ad oggi si è passati da un 10% della popolazione colpita da una manifestazione allergica ad un allarmante 30%, che include bambini e adolescenti in età scolare. Dal  mese di marzo in poi, con le temperature più alte e l’esplosione di fioritura e pollinazione delle piante, il problema acuisce. Come mai le patologie da allergia sono in continuo aumento in tutto il mondo, in particolare nelle aree a più alta industrializzazione e nei Paesi con stile di vita così detto “occidentale”?

Tra i molteplici fattori implicati nella tendenza all’aumento delle patologie allergiche i medici hanno individuato l’obesità e lo smog, insieme all’uso di fertilizzanti e diserbanti. Ma anche i cambiamenti negli stili di vita, che privilegiano la sedentarietà e la permanenza in ambienti chiusi con conseguente maggior esposizione a polveri e irritanti “indoor”, il miglioramento delle condizioni igieniche e la ridotta incidenza di infezioni nell’infanzia, che influisce sul sistema immunitario e ne modifica le risposte da protettive a potenzialmente dannose. Polline, polveri, muffe, acari, forfora e pelo di animali, un cibo particolare, vernici o altro… esistono sostanze che per la maggior parte delle persone sono assolutamente innocue, per altre sono causa di fastidiosi disturbi. Come difendersi? Ecco un decalogo stilato da una esperta, Gabriella Di Felice dell’Istituto superiore di sanità, per cercare di ridurre l’esposizione e quindi di minimizzare gli effetti della reazione allergica:

– prima di tutto, ovviamente, ottenere dallo specialista allergologo le informazioni dettagliate sul pannello di pollini responsabili della propria situazione allergica e sui trattamenti sintomatici più adatti

– evitare di stare all’aperto nelle ore più propizie al rilascio del polline (10-16) ed evitare nelle stesse ore l’attività fisica all’aperto, l’apertura delle finestre di casa e dei finestrini dell’auto, soprattutto in giornate ventose, dato che i pollini allergenici sono facilmente sollevati e trasportati dal vento

– evitare di stare all’aperto durante i temporali in presenza di alte concentrazioni di polline, poiché l’ambiente umido favorisce il rilascio di allergeni dai pollini ed aggrava le manifestazioni asmatiche

– usare condizionatori in casa ed in auto con filtro antipolline

– usare il casco integrale in moto

– evitare l’asciugatura all’esterno degli abiti

– evitare fattori irritanti come il fumo, la polvere, gli spray che possono peggiorare la situazione delle mucose esposte agli allergeni

– per lo stesso motivo non utilizzare in ambienti chiusi apparecchi che liberano ozono che agisce appunto come irritante

– non tenere in casa e in giardino piante allergeniche, ma preferire piante da fiore decorative che non producono pollini allergenici

– programmare le vacanze controllando prima i calendari pollinici relativi al luogo e al periodo scelto.

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