Sostegno e nuovi profili per il Consorzio e la Cooperativa che si occupano della lavorazione valorizzazione e commercializzazione del marmo di Coreno, ampliamento delle cave già esistenti, modifica della legge regionale 17/2004, e rivalorizzazione di tutto il Distretto industriale del Perlato Royal. Questi sono stati gli impegni presi, nel corso di un incontro, fra il candidato alle prossime elezioni regionali del Lazio, Mario Abbruzzese, e diversi imprenditori e artigiani che operano da anni nel settore della lavorazione, trasformazione ed estrazione del marmo. L’appuntamento politico-elettorale, tenutosi mercoledì sera all’interno del ristorante “Al Rifugioâ€, è servito all’esponente politico del Popolo della Libertà per discutere ed ascoltare le esigenze di gran parte degli operatori del settore produttivo, che stanno attraversando un grosso periodo di crisi. All’incontro, fra gli altri, erano presenti i presidenti della Cooperativa Cavatori, Giuseppe Costanzo, e del Consorzio del Perlato Coreno, Carlo Longo. “I punti su cui la politica deve focalizzare l’attenzione, specie in un momento di crisi come questo – ha affermato Mario Abbruzzese nel corso dell’incontro – sono diversi. Ma vi assicuro – ha continuato il candidato – che una volta eletto in Regione mi impegnerò sin da subito per creare una vera unione tra le associazioni territoriali presenti e quelle sovra-comunali. Riaprirò il rapporto azienda-credito, che è stato sempre per i lavoratori di questo settore un ostacolo alla crescita ed allo sviluppo delle aziende della zona. E’ drammatico sapere che l’insufficienza di credito è stato uno dei motivi che ha spento tante iniziative cantierate dai giovani di tutta la zona, che volevano mettere in campo nuove idee e nuove forze per far ripartire l’economia del settore marmifero. Sempre in termini di sviluppo – ha continuato Abbruzzese – tenendo presente il “gioco di squadraâ€, che va assolutamente fatto fra imprenditori ed Istituzioni, sono convinto che sia arrivato il momento di uscire allo scoperto, iniziando a credere maggiormente nelle proprie capacità e potenzialità . Dobbiamo tornare a valorizzare le risorse del nostro territorio con progetti lungimiranti e mediante la stipula di nuovi protocolli d’intesa fra aziende ed istituzioni. Basta con la cultura del suicidio e della negligenza. Bisogna far ripartire il Distretto del marmo per il bene e gli interessi di tutta la popolazioneâ€.